Quantcast
×
 
 
16/12/2021 14:35:00

Marsala, agricoltori in crisi fra pioggia e svuotamento della diga Rubino, ma Grillo rassicura

 L'autunno più piovoso dell'ultima decade, porta con sé una corposa conta dei danni. 


A farne le spese, fra i tanti, gli agricoltori. La sovrabbondanza di acqua, per le colture, fa male quasi tanto quanto la siccità. Questo perché i campi non riescono ad assorbire tutta la pioggia di questi mesi. Sono saturi: l'acqua ristagna, e non si può seminare.
Questo è gravissimo. Non seminando oggi, non si raccoglierà in estate. I prodotti agroalimentari dovranno essere importati, e aumenteranno i prezzi per i consumatori. Prezzi che, come stiamo vedendo in queste settimane, sono già sensibilmente aumentati rispetto al recente passato. 

Le colture funestate dalle piogge sono tante. Una fra tutte l'aglio.

“Una situazione drammatica, mai vista prima d’ora”. È così che Gianni Manuguerra, Presidente della Cooperativa agricola aglio rosso di Nubia, prodotto riconosciuto Presidio Slow Food, descrive lo stato dei terreni che ad oggi, date le abbondanti e violente piogge che si sono abbattute nel trapanese negli ultimi mesi, non è stato ancora possibile preparare per la semina, preparazione che avviene solitamente nei mesi di ottobre- novembre, prima della semina vera e propria, che invece dovrebbe avvenire a dicembre- gennaio. “Rischiamo di perdere l’annata agraria dell’aglio- continua- i terreni sono saturi di acqua e ancora non siamo nemmeno riusciti a fare i filari”.

A rischio anche le colture del grano, mentre forti danni hanno subìto le coltivazioni di viti e ulivi.

“In questo periodo la semina del grano dovrebbe essere quasi conclusa- spiega Stefano Coppola, che ha un’azienda agricola- invece nessuno in provincia di Trapani ci è riuscito. E anche la raccolta delle olive, inconsuetamente, non è ancora terminata, dato che è complicato persino raggiungere i terreni”.

“Alcune colture sono state irrimediabilmente danneggiate- continua- abbiamo bisogno di aiuti immediati almeno per far fronte alle spese vive da affrontare”.

A chiedere l’intervento immediato della Regione Siciliana anche CNA Trapani e CNA Agricoltura, a sostegno degli imprenditori del settore.

“ A seguito dei devastanti eventi climatici che si sono verificati nei giorni scorsi in provincia di Trapani- dichiara Tindaro Germanelli, Segretario regionale CNA Agroalimentare Sicilia- riteniamo urgente un intervento da parte di tutti i rappresentanti di governo locale”.

“L’agricoltura è settore trainante della nostra economia. Alla Regione Siciliana- conclude Germanelli- chiediamo non solo di sostenere con forza la richiesta di calamità naturale, ma anche celerità nel ristorare- attivando tutte le misure di cui può disporre- le imprese agricole del territorio. Ci sono aziende che rischiano di perdere i sacrifici di una vita, e che non è pensabile riuscire a salvare risarcendole dei danni subìti dopo anni, così come avvenuto già in passato”.





C'è un altro problema, paradossalmente opposto: gli agricoltori marsalesi temono una probabile mancanza di acqua per l'irrigazione nell'estate 2022.
Questo perché in molti si approvvigionano direttamente o indirettamente all'invaso Rubino, lugo artificale sito nella periferia est lilibetana.
Il lago è da settimane in fase di svuotamento, per manutenzione. Il terrore è che il Rubino, una volta trattato il suo fondo, non sarà in grado di riempirsi prima dei mesi estivi. 
Il rischio è serio.

La protesta degli agricoltori marsalesi per le notizie riguardanti il lago artificiale Rubino, ha spinto il sindaco Massimo Grillo a sentire personalmente l'assessore regionale Toni Scilla. “L'invaso sarà oggetto di interventi tecnici, afferma il sindaco Grillo, e il suo svuotamento crea apprensione nel settore agricolo per il rischio di non potere irrigare le prossime coltivazioni. Dall'assessore Scilla, in stretto contatto con il Dipartimento regionale dell'Energia, ho avuto rassicurazioni che i disagi saranno minimi e che continuerà a vigilare per evitare danni agli agricoltori. L'auspicio è anche quello di evitare, quanto più possibile, dispersioni della risorsa idrica”. L’assessore Scilla ha anche promosso un incontro con il dirigente del Dipartimento Energia per Martedì prossimo, al quale ha invitato il sindaco di Marsala.



Agroalimentare | 2024-12-13 06:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Com'è stato il 2024 per il vino siciliano

 Il 2024 si conclude con un bilancio positivo per il settore vitivinicolo siciliano, come emerge dal report “Cultivating the Future: La Sicilia del vino si racconta”, realizzato dal Dipartimento di Economia...