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04/01/2022 07:27:00

Rientro a scuola. Il governo: "Nessun rinvio". Le nuove regole

Il Governo tira dritto. L'Esecutivo è stato chiarissimo. Si riparte come da programma il 7 e il 10 Gennaio. I ragazzi saranno in aula regolarmente. Le scuole riapriranno, perché non è giusto che gli studenti paghino le colpe delle leggerezze degli adulti durante queste vavanze di Natale. Ed inoltre, con le scuole chiuse e i luoghi di lavoro aperti, si porrebbe un problema di gestione per le famiglie enorme. 

Le Regioni sono per il rinvio. Ci prova anche Musumeci. La Sicilia aprirà le scuole "soltanto se la linea dei contagi dovesse abbassarsi". Lo ha annunciato il presidente di Regione, Nello Musumeci, aggiungendo: "Noi non abbiamo alcuna difficoltà a riaprire le scuole. Cuore e ragione si scontrano. Più volte ho detto che l'ultima cosa che vorrei chiudere sono le scuole, perché consapevole delle difficoltà della didattica a distanza".

Sembra molto probabile che anche per le scuole elementari e la prima media - così come già succede per quelle successive - si possa prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l'autosorveglianza di cinque giorni (con test a 10 giorni) per i ragazzi vaccinati (o guariti negli ultimi tre mesi) e la quarantena di 10 giorni con Dad (quest'ultimo caso laddove previsto) per i non vaccinati. Con tre contagi in una sola classe, sarebbe poi la Asl a valutare ulteriori provvedimenti come la sospensione dell'attività in presenza.

Nelle scuole dell'infanzia resterebbe invece la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. Valutazioni, queste ultime, che potrebbero approdare al Cdm del prossimo 5 gennaio.

E dopo l'obbligo vaccinale per il personale scolastico (scattato il 15 dicembre scorso) la prossima misura certa con la ripartenza della scuola nel 2022 sarà l'utilizzo delle Ffp2 da parte degli insegnanti nella scuola dell'infanzia, così come in quelle classi delle primarie e secondarie dove ci sono alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi. Ma queste nuove restrizioni, con la campagna vaccinale 5-11 cominciata solo due settimane fa e ancora a rilento (senza alcuna dose ancora l'88,4%, secondo l'ultimo report), potrebbero non bastare.