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06/01/2022 06:00:00

Il Covid manda in tilt la provincia di Trapani. Usca in affanno. I sindaci: tamponi e scuole in dad

La grande ondata di Covid19 colpisce anche la provincia di Trapani. Nelle città regna la preoccupazione per l’evolversi dei contagi, in continua crescita. Soltanto ieri si sono registrati circa 700 nuovi positivi in tutta la provincia, e sono quasi 7 mila le persone contagiate.

Trapani e Marsala sono le città più colpite, con una tendenza in crescita. La situazione negli ospedali non migliora, e aumentano i ricoveri in regime ordinario. In tutto ciò regna la confusione anche nelle istituzioni sanitarie. L’Asp di Trapani è nella bufera nella gestione dell’ondata di Covid.
Sistema di tracciamento saltato. Usca in tilt. Persone prigioniere in casa in attesa dell'agognato tampone. La confusione che si è venuta a creare in provincia di Trapani e non solo fa paura quanto la variante Omicron.
E per quella, la confusione, non ci sono vaccini.


Il sindaco Giacomo Tranchida, quando manca poco alla ripresa dell'anno scolastico, finite le vacanze natalizie, fa sentire la propria voce: “Sono numerose le perplessità dell'amministrazione comunale trapanese circa la possibilità di riprendere le lezioni in presenza in occasione della riapertura delle scuole prevista il 10 gennaio. Proprio in riferimento alla popolazione scolastica, - puntualizza - è ormai acclarato come sia netto il ritardo nel verificare i tamponi da parte dell'Asp, con tutti i disagi che ne derivano sia per le famiglie che per quanto concerne la sfera lavorativa, gravemente danneggiata dalla situazione economica nazionale”. “In provincia di Trapani, il sistema ASP-USCA è andato in tilt e molti trapanesi sono “prigionieri” dei ritardi dell'Asp che non riesce ad evadere nei tempi debiti l'enorme mole di lavoro creatasi – dice Tranchida - causando gravi danni alla cittadinanza che patisce le inefficienze di un sistema che necessita immediatamente di implementazioni di personale al fine di evitare criticità anche all'ordine e sicurezza pubblica”.


Domani, venerdì, i sindaci della provincia di Trapani, si riuniranno per capire il da farsi sulla ripresa delle lezioni. Il governo nazionale (che in queste ore ha varato ulteriori misure che prevedono, tra l'altro, l’obbligo vaccinale per gli over 50) si è espresso categoricamente a favore della ripresa in presenza delle lezioni. Prima della riunione di venerdì il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, dice la sua, e va contro il governo Draghi, anche tastando la pancia della gente suoi social. Per Grillo le lezioni devono ripartire a distanza quanto meno per le scuole primarie. Dad, come ci hanno insegnato questi due anni di pandemia, equivale praticamente a non fare scuola per i bambini. “Vista l’elevatissima percentuale di positivi che viene individuata tra i ragazzi in età scolare e, soprattutto, tra i minori non vaccinati che frequentano la scuola primaria, mi sono unito come Sindaco di Marsala alla richiesta inoltrata dai sindaci dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) al Governo della Regione: consentire il rientro alle lezioni in modalità D.A.D. per le scuole primarie dal giorno 10 gennaio sino alla fine dell’emergenza. Ho inoltre richiesto All’Asp e al Governo Regionale che il ritorno in presenza delle lezioni avvenga solo dopo preventivo screening dell’intera popolazione scolastica” scrive Grillo in un post su Facebook. Il primo cittadino di Marsala interviene anche sul caos tamponi e tracciamento: “dobbiamo essere grati al personale Usca. Comprendiamo lo stress a cui sono sottoposti a causa di numeri che hanno reso impossibile garantire un servizio celere ed efficiente come era stato finora”.

 

 

 

Uno screening tra la popolazione studentesca, oltre che del corpo docenti e degli operatori della scuola, per evitare l'ulteriore propagarsi del contagio da Covid-19. A chiederlo è stato il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, in una lettera inviata all'Asp di Trapani tra Natale e Capodanno. "Diversi giorni fa avevo firmato, insieme con altri sindaci, un appello al governo nazionale per l'introduzione del Green pass nelle scuole - dice oggi Venuti - proprio per scongiurare ciò che invece in queste ore si sta paventando: il ritorno a un uso massiccio della didattica a distanza, che sarebbe un danno incalcolabile per la formazione e la crescita culturale dei nostri ragazzi. Attendiamo le decisioni del governo centrale e delle Regioni, tuttavia uno screening prima della riapertura delle scuole - prosegue il sindaco di Salemi - darebbe la giusta serenità alle famiglie per la normale ripresa delle lezioni in presenza".

La richiesta dello screening è stata ribadita da Venuti in una seconda missiva del 3 gennaio, con la quale il sindaco di Salemi ha chiesto all'Azienda sanitaria provinciale anche il potenziamento del punto vaccinale della cittadina trapanese. L'Asp, infatti, aveva predisposto nelle scorse settimane una riduzione dell'orario di lavoro e così "nonostante l'impegno e l'abnegazione che vanno riconosciuti dal personale in servizio - evidenzia il sindaco di Salemi nella lettera - si sono verificati dei rallentamenti nelle somministrazioni proprio nel momento in cui occorrerebbe un'accelerazione per contrastare la diffusione del virus in una comunità che finora ha risposto con convinzione e senso di responsabilità alla campagna vaccinale".

 Anche il sindaco di Alcamo Domenico Surdi è per l'avvio delle lezioni ma a distanza. Surdi, insieme ai Sindaci dell’ANCI Sicilia lanciano un appello alla Regione, inviando una nota inviata al Presidente Musumeci e all’assessore regionale dell’istruzione e della formazione professionale, Lagalla per chiedere il rientro a scuola per le classi delle primarie, previsto per lunedì 10 gennaio, in modalità D.A.D. per scongiurare un’ulteriore diffusione dei contagi.

 


L’Asp è in confusione, e lo testimonia anche la gravissima violazione della privacy comunicando dati sensibili ad una settantina di positivi ai quali è stata inviata una mail collettiva.
Le prossime ore saranno decisive. Anche a livello nazionale. Si va verso l’estensione del super green pass (quello che si ottiene solo con vaccino o guarigione dal covid) e l’obbligo vaccinale per gli over 50.
Sul fronte scuola ci saranno nuove regole. Alle elementari con un solo contagio la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al quarto caso in classe, mentre con tre casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e comunque monitorati (Dad per i non vaccinati). Anche alle superiori, con fino a due casi è prevista autosorveglianza per tutti e utilizzo Ffp2. Questa la proposta del Governo sulle misure per le quarantene, in vista del ritorno in classe a gennaio.


Il Covid in provincia di Trapani
Sono quasi 7 mila le persone positive al Covid 19 in provincia di Trapani.
Il virus continua la sua corsa, ma la buona notizia, nei dati comunicati con nota vocale dall'Asp di Trapani è che non si registrano nuovi decessi, e che la situazione negli ospedali per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva è stabile. Dei 6954 positivi in provincia 1359 sono di Trapani e 1200 sono di Marsala. Balzo di Alcamo, che supera i 700 positivi. Dicevamo, a proposito degli ospedali, che non si registrano incrementi in terapia intensiva e in semi intensiva, ci sono tre persone ricoverate in più invece in regime ordinario. Rispetto al dato di martedì gli attualmente positivi sono aumentati di 634 unità.

Questi i numeri nelle 24 città della provincia, tra parentesi il dato di martedì – Alcamo 709 (593); Buseto Palizzolo 44 (43); Calatafimi-Segesta 115 (108); Campobello di Mazara 206 (185); Castellammare del Golfo 222 (183); Castelvetrano 516 (454); Custonaci 183 (156); Erice 554 (535); Favignana 115 (117); Gibellina 32 (29); Marsala 1200 (1117); Mazara del Vallo 576 (504); Paceco 242 (225); Pantelleria 93 (80); Partanna 124 (103); Petrosino 55 (48); Poggioreale 15 ; Salaparuta 47(46); Salemi 59 (56); San Vito Lo Capo 116 (99); Santa Ninfa 91 (84); Trapani 1359 (1286); Valderice 276 (249); Vita 5 (/).

Totale casi attuali positivi 6954, martedì erano 6320; Deceduti in totale 457 (+0); Guariti in totale: 21918, 70 in più; Ricoverati in Terapia intensiva attuali: 6 (/); Ricoverati del territorio in Terapia semi-intensiva attuali: 16 (/); Ricoverati in Degenza ordinaria: 61 (+3); Tamponi molecolari, dato parziale: 1475; Tamponi per la ricerca dell’antigene: 442.

La situazione in Sicilia
Sono 7.328 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 60.862 tamponi processati in Sicilia. Gli attuali positivi sono 67.198 con un aumento di 6.276 casi. I guariti sono 1.020 mentre le vittime sono 32 e portano il totale dei decessi a 7.615.
Sul fronte ospedaliero sono 913 i ricoverati, in terapia intensiva sono 115, due gli ingressi in più rispetto a ieri. La regione Sicilia comunica che i decessi riportati in data odierna si riferiscono ai seguenti periodi: 8 il 04/01/22 – 19 il 03/01/22 – 1 il 02/01/22 -1 il 01/01/22 – 2 il 31/12/21 – 1 il 27/12/21.
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo registra 1.220 casi, Catania 934, Messina 1491, Siracusa 425, Trapani 697, Ragusa 558, Caltanissetta 681, Agrigento 746, Enna, 576.

 

 


In un giorno 190 mila casi in Italia
Sono 189.109 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia nell’ultimo giorno , 5 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 231 morti.Nelle ultime 24 ore sono stati processati 1.094.255 tamponi con un tasso di positività al 17,3%. In aumento i ricoverati per Covid nelle ultime 24 ore. Sono in crescita sia i ricoveri ordinari, 452 in più da ieri, sia quelli in terapia intensiva, 36 in più nelle ultime 24 ore. Il totale dei ricoverati sale a 13.364, mentre in terapia intensiva ci sono complessivamente 1.428 ricoverati.

 

 

Made with Flourish

Vaccini al mercato di Coldiretti
Contrastare l’impennata dei contagi con l’unica arma a disposizione: il vaccino. Per questo ancora una volta il Mercato Campagna Amica di Marsala venerdì 7 gennaio dalle 8.00 alle 13.00 diventerà un hub vaccinale. In Via Lungomare 25 e in Via Verdi (la struttura ha due accessi) sarà possibile vaccinarsi e contribuire così ad arginare l’epidemia che anche nella città del trapanese ha toccato punte elevate. La variante Omicron sta mettendo sotto pressione le strutture sanitarie ed alimenta preoccupazioni tra i cittadini e così l’impegno di Coldiretti su tutto il territorio è ancora più incisivo. La vaccinazione è organizzata in collaborazione con l’Asp di Trapani grazie al Commissario Straordinario Paolo Zappalà e al Dirigente Gaspare Canzoneri.

Covid, Musumeci scrive a Draghi: «Da lunedì trasporto sullo Stretto a rischio paralisi»

«Da lunedì prossimo, l’attraversamento dello Stretto di Messina rischia di paralizzarsi a seguito delle nuove disposizioni sanitarie varate dal governo nazionale». A evidenziarlo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha scritto una lettera in tal senso al presidente del Consiglio Mario Draghi. Con l’entrata in vigore del decreto legge dello scorso 30 dicembre, infatti, sarà consentito imbarcarsi sui mezzi di trasporto navale, che quotidianamente fanno la spola tra Sicilia e Calabria, solo a chi è in possesso del “super green pass”.

Niente più, in alternativa alla certificazione verde, quindi, la presentazione di un test antigenico rapido o molecolare recante esito negativo, che - scrive il presidente della Regione - rappresentava «un ragionevole punto di equilibrio tra le esigenze di contenimento della diffusione del contagio e quelle collegate alla libera circolazione delle persone e delle merci».

Per Musumeci, la nuova disposizione «rischia di determinare non poche difficoltà applicative ove non addirittura una lesione del principio di continuità territoriale tra il territorio della Regione Siciliana e quello del resto dello Stato italiano».
«Quella dello Stretto di Messina - prosegue il presidente - è a tutti gli effetti un’unica conurbazione, un’area integrata nella quale quotidianamente si muovono dalla Sicilia alla Calabria e viceversa, anche più volte al giorno, innanzitutto per esigenze lavorative, ma anche sanitarie e di altra natura, migliaia di cittadini siciliani e calabresi (oltre quattromila)».

In previsione dell’avvio dell’obbligo di esibizione del “super green pass”, «mi permetto di sollecitare, prima della sua imminente entrata in vigore (prevista per lunedì prossimo) – conclude Musumeci - l’adozione di un correttivo all’attuale formulazione dell’articolo 9-quater (del decreto legge 229/21), consistente nell'adozione di misure preventive e di controllo sanitario non penalizzanti rispetto a quelle vigenti nelle altre Regioni italiane».