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02/04/2022 06:00:00

37° anniversario della strage di Pizzolungo, i collegamenti con Falcone. Il ricordo ad Erice

 Oggi 2 aprile 2022 è il 37° anniversario della strage Pizzolungo nella quale persero la vita Margherita Asta e i gemellini di 6 anni.

Quella mattina la signora Asta, come tutte le mattine stava accompagnando i suoi gemellini a scuola, dove, purtroppo, non ci arriveranno mai, l’auto della loro mamma si trovò a fare da scudo a quella in cui viaggia il giudice Carlo Palermo, cui era destinata l’auto bomba che la mafia piazzò lungo il tragitto che il magistrato - a Trapani da cinquanta giorni - faceva ogni giorno per andare da casa a Palazzo di Giustizia.

L'obiettivo della bomba - L’obiettivo di quella bomba era il magistrato che a Trento dove aveva lavorato con una sua inchiesta si era imbattuto in un traffico internazionale di armi e droga che ruotava attorno a uomini di Cosa nostra, trafficanti turchi e uomini dei servizi segreti con tessera della Loggia P2 del “venerabile” Licio Gelli.

Le indagini del giudice Palermo - Palermo con la sua inchiesta si imbatté nel finanziere socialista Mach di Palmstein, e nel decreto di perquisizione il magistrato citò anche i nomi di Bettino Craxi e del cognato Paolo Pillitteri. La reazione di Craxi, non si fece attendere, fece un esposto contro il magistrato alla Procura Generale della Cassazione; dopo appena sei giorni Palermo subì dei provvedimenti disciplinari e decise di trasferirsi all’altro capo d’Italia per dove appena due anni prima era stato ucciso Giangiacomo Ciaccio Montalto. Anche a Trapani, Palermo si trova ad indagare su una grande traffico internazionale di droga e armi e quando si trovava sul punto di scoprire la più grande raffineria di droga subì l’attentato.

La condanna del mandante nel 2021 - Per la strage di Pizzolungo, della quale, ancora oggi non si conosce tutta la verità, con l’analogia dell’esplosivo usato per il fallito attentato all’Addaura a Giovanni Falcone nel 1989, fu indagato Antonino Madonia. Ma solo negli ultimi anni si sono fatti dei passi avanti con il processo e la condanna nel novembre 2021, al capomafia dell’Acquasanta di Palermo, Vincenzo Galatolo, condannato dalla Corte di Assise di Caltanissetta a 30 anni di reclusione, grazie alla testimonianza e alle accuse della figlia, che ha detto chiaramente che il padre, il cui ruolo era stato sottovalutato, è uno dei mandanti della strage. Galatolo era stato assolto in 1° 2 ° grado nel processo in concorso con Salvatore Riina e Antonino Madonia, relativo all’Addaura.

I collegamenti con Falcone - La matrice della strage di Pizzolungo è collegata a quella strategia stragista della mafia degli anni 80/90, legata dunque al tentativo di attentato a Falcone all’Addaura. E tra Palermo dove stava Falcone e Trapani dove si è trovato il giudice Palermo c’era una rete di centri occulti massonico-mafioso. C’era Gladio, il Centro Scorpione e la loggia segreta Camea a Palermo. C’era il Centro Scontrino le logge segrete Iside e Iside 2 a Trapani, e nel processo per l’omicidio Rostagno la Corte di Assise di Trapani parla di “un paravento di logge infestate da elementi mafiosi del calibro di Gioacchino Calabrò, l’artificiere della strage di Pizzolungo”. Su quelle logge segrete aveva indagato lo stesso Falcone ma fu bloccato dal procuratore capo. Falcone aveva messo sotto intercettazione lo studio di Pino Mandalari 33° grado della massoneria e commercialista non solo capo dei capi Totò Riina ma anche dei Vernengo, Badalamenti, Gambino, Greco, e molti altri boss.

Qui gli eventi di oggi di "Non ti scordar di me":

Sabato 2 aprile - IL GIORNO DELLA MEMORIA

ore 9,15 – Pizzolungo Piana di Anchise (Erice) - “I Martiri della verità” di Carlo Palermo, parte II, dal luogo della strage;
ore 10,00 – Pizzolungo Piana di Anchise (Erice) - Cerimonia di Commemorazione sul luogo della strage.
ore 16,30 – Torre di Ligny (Trapani), sala “Sebastiano Tusa”: Premiazione del 1° Contest fotografico “scatti di memoria” promosso da ANM - sottosezione di Trapani, in collaborazione con la Camera penale “Giuseppe Rubino” di Trapani e LIBERA, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Con il patrocinio dei Comuni di Trapani ed Erice: Un momento di riflessione attiva attraverso la fotografia, sul tema della memoria delle stragi di mafia e, in generale, sul senso e sul valore della legalità all’interno della società civile, dedicato agli studenti delle scuole superiori del territorio trapanese.