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07/04/2022 06:00:00

La legalità, i "sospetti", le accuse. E' cominciata la campagna elettorale ad Erice 

 E' come se si fossero allineati i pianeti. E ad Erice, possiamo dire adesso che davvero è cominciata la campagna elettorale. Un articolo di Rino Giacalone di sabato 2 Aprile, infatti, ha riportato che la Sindaca di Erice, Daniela Toscano, che si ricandida, ha detto, durante la manifestazione per l'anniversario della strage di Pizzolungo, a proposito della mafia, che "bisogna stare attenti", e che lei stessa è stata avvicinata da un potenziale candidato "in odor di mafia", ma ha detto di no, non lo ha voluto nelle sue liste.

Giacalone nel suo resoconto lo definisce addirittura un "colpo di scena".  “Una persona è venuta a trovarmi, mi ha chiesto di potersi candidare in una lista a mio sostegno, so che si tratta di una persona cosiddetta portatore di un pacchetto di voti, ma io ho rifiutato l’offerta. Con me non può candidarsi, è uno di quei soggetti rimasti coinvolti nell’operazione Scrigno, è stato prosciolto, ma l’indagine senza tema di smentita l’ha collocato vicino ai boss mafiosi, tornati ad essere arrestati”.  Queste le parole della Sindaca. 

"La battuta il sindaco Toscano non l’ha buttata a casaccio - spiega il giornalista Giacalone, chissà non si fosse colta la morale -,  proprio per dire ai ragazzi che le spalle vanno girate anche a chi sebbene mai condannato, risulta essere persona dubbia".

I pianeti allineati, appunto: la ricorrenza (il 2 Aprile ricorreva l'anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo),  le autorità presenti, la Sindaca che dimostra quanto è importante dire di no e "stare attenti", il giornalista che riporta le "coraggiose" parole e che riassume il monito e lo spessore morale dell'intervento

Ed ecco servito un tema ricorrente, ad Erice, forse più che a Trapani: i politici, le inchieste, la legalità,  la moralità, la mafia che fa capolino. Le patenti di legalità. Va da se che tra poco comincieranno le accuse di "mascariamenti", gli appelli "legalitari", e il "con me o contro di me", che quando si parla di legalità a Trapani e dintorni conosciamo fin troppo bene. 

L'operazione antimafia "Scrigno", nel 2018, ha svelato uno spaccato interessante dei rapporti tra mafie e politica a Trapani. Alcuni episodi approfonditi dagli investigatori si riferiscono proprio alle elezioni amministrative di Erice, del 2017.

Il tema è complesso,ed ancora una volta, affidarlo a battute da campagna elettorale, semplifica, banalizza, e riduce la legalità a medaglietta, e l'impegno a slogan. E' per questo che proprio a ciò che è emerso Tp24 ha dedicato decine di inchieste, non facendo sconti a nessuno. 

La stessa Sindaca Toscano, che oggi fa queste dichiarazioni, secondo quanto riportato in un'inchiesta di Tp24, nel 2017 ha avuto "frequenti rapporti e contatti", per citare le parole degli investigatori, con uno dei personaggi più border - line del quartiere San Giuliano, il pregiudicato Diego Pipitone. Quella delle elezioni amministrative del 2017 è stata una vicenda surreale, perché è stata pura distorta la volontà dell'elettorato, dato che un consigliere eletto nella maggioranza della Sindaca, Francesco Tarantino, è stato fatto dimettere perchè "non gradito" al suo grande elettore. E' uno dei tanti episodi che ci ricordiamo in quella che era una guerra di tutti contro tutti.  Nel mezzo, c'erano tante persone che, nel 2017, hanno cambiato il loro collocamento elettorale, passando da uno schieramento all'altro, dietro le promesse più diverse. 

In tanti ricordano e citano la vicenda del caso parcheggi, che ha visto la Sindaca, dopo essere stata raggiunta dal divieto di dimora ad Erice, finire prosciolta. Ma va ricordato anche che il vice sindaco Angelo Catalano, è stato prima arrestato e poi condannato per abuso d'ufficio e concussione. A Febbraio del 2019, disponendone i domiciliari, la Procura di Trapani  - rappresentata dal pm Franco Belvisi - denunciava "una pluralità d'illeciti attuati da Catalano, con spregiudicatezza e disprezzo verso l'amministrazione d'appartenenza, derivante dal fatto che, essendo ormai abituato al potere ed a servirsi del proprio ruolo, ha realizzato interessi personali e privati, ritenendosi al di sopra della legge, tanto da non temere verifiche e controlli". Dal canto suo, il difensore di Catalano parla di "gogna mediatica".  In alcune intercettazioni la Sindaca Toscano non è certo lusinghiera con Catalano, parla di un soggetto  “maschilista e fascista”,  capace solo di fare “inchiappamenti” e di essere un soggetto “completamente pazzo”. Ma che era vice sindaco anche in virtù dei 364 voti di preferenza ottenuti alle elezioni amministrative del 2017 nella lista "Cives per Erice", dove arriva primo. 

Circa il caso parcheggi, infine, Daniela Toscano è stata prosciolta da tutte le accuse. Non così il marito, Francesco Paolo Rallo, a processo  con l’accusa di atti persecutori per le minacce che nell’ottobre del 2019 avrebbe rivolto nei confronti dell’imprenditore trapanese Riccardo Agliano e della moglie di questi. Agliano è proprio l'imprenditore che aveva denunciato le vicende poco chiare relative alle autorizzazioni dei parcheggi privati nella zona dei lidi, a San Giuliano. Rallo avrebbe ripetutamente minacciato Agliano e la moglie in almeno tre distinti episodi che sarebbero avvenuti nei pressi della scuola frequentata dai figli dell’imprenditore. In una occasione, secondo l’accusa, Rallo avrebbe lasciato nell’auto di Agliano un foglio A4 recante la scritta «Sbirro» ed una croce.

 Insomma, la moralità, in politica, è terreno scivolso e infido. Ed è facile predicarla, meno praticarla, e vale per tutti. Mettersi medagliette, tra l'altro in maniera generica, è un torto che si fa alla verità, oltre che alla buona politica. E la buona politica coincide con il fare bene le cose. Il politico onesto, insomma, è il politico bravo. Ed è quello che i cittadini vogliono, ad Erice come altrove.