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03/05/2022 06:00:00

Marsala, il canile comunale si trova in una situazione drammatica 

 Cambiano le deleghe assessoriali ma non cambiano i problemi relativi al canile di Marsala. E’ Oreste Alagna ad avere ereditato la delega di Michele Gandolfo, la situazione è peggiorata, a lamentare carenze igienico sanitarie sono proprio le animaliste, ci sono sterpaglie alte, le canalette di scolo sono trasbordanti di feci, gli abbeveratoi sporchi all’inverosimile, zecche e pulci.

Sono questi i problemi di sempre che nessuno pensa di risolvere, perché tanto i cani non parlano e soprattutto non votano.

Condizioni disastrose al limite di un sequestro della struttura, perchè nessuno si occupa di quelle povere anime che possono morire e vivere, come di fatto accade, in una struttura fatiscente e priva di ogni cura. Il lavoro massiccio viene svolto, oltre ogni misura, dalle volontarie dell’associazione, con l’erba così alta e l’infestazione di pulci e zecche i cani non possono nemmeno uscire dal loro box per sgambettare.

Quel canile era il fiore all’occhiello del meridione d’Italia, poi uno scempio, pare che ci sia la volontà di privatizzare anche questa struttura per non pesare ulteriormente sulle casse comunali, nel frattempo lì si muore e si vive in condizioni di non benessere animale, ci sono tutti gli estremi per una denuncia penale.

Ci si chiede anche che cosa facciano tutti i giorni gli operatori del canile? Perchè il responsabile comunale non si cura di mandare una squadra per la cura del verde e per una disinfestazione? Di certo l’erba non è diventata così alta da un giorno all’altro, da prevedere pure che con l’innalzamento delle temperature arrivino sia le pulci che le zecche.

L’assessore Alagna magari per la troppa programmazione turistica avrà smarrito la via per raggiungere il canile o, possibilmente, non ha l’inclinazione animalista che dovrebbe avere chi esercita questa delega, conoscendo condizioni degli animali e della stessa struttura.

La stessa superficialità pervade l’intero consiglio comunale, nessuno degli eletti si è mai interessato a contribuire ad un vero miglioramento o a mettere in campo azioni che sensibilizzino i cittadini alle adozioni. Per vergognarsi ci vuole coraggio ma soprattutto la capacità di capire che si sta sbagliando.