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16/05/2022 07:17:00

Chi vince e chi perde dopo l'ultima Finanziaria di Musumeci 

 La maratona per l’approvazione della legge Finanziaria ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, certifica la netta rottura tra l’esecutivo regionale e il parlamento siciliano.

L’approvazione è avvenuta con 22 voti favorevoli e 10 contrari ma tra gli astenuti ci sono deputati della Lega e di Forza Italia.

In Finanziaria ci finisce un pò di tutto, dai 10 milioni previsti per i pescatori, un contributo per il caro-gasolio, ai 248 mila euro agli apicoltori, 100 mila euro per i talassemici, 2,2milioni di euro per gli spazzaneve delle zone montane, 1,2 milioni di euro sono destinati alla creazione di nuove imprese.

Eleonora Lo Curto si intesta la battaglia che prevede 500mila per il nascente Comune di Misiliscemi e 111mila per le Orestiadi di Gibellina, poi ci sono 500 mila euro per Pedara voluti da Anthony Barbagallo, 300 mila per il museo della fotografia di Palermo, 300 mila per la fondazione Sciascia, 300 mila per le strade di Cammarata, Siculiana e Licata, 150 mila per Enna, 150 mila per Piazza Armerina, 150 mila per Nicosia, 200 mila per Terme Vigliatore, 400 mila per Brolo, 767 mila per Piedimonte etneo, 265 mila per Sant'Alfio e 100mila per Rodì Milici, e poi ancora ci sono i 550 mila euro per lo stadio di Termini Imrese, stessa somma per alcuni edifici di Favara e per il consorzio di bonifica di Gela, 200 mila per l'istituto Gramsci.

È una finanziaria che non piace alle opposizioni e anche a molta maggioranza, per Giuseppe Lupo, capogruppo Pd, si tratta di una finanziaria inutile: “Ci siamo battuti per difendere i diritti dei più deboli, dei disabili, per difendere le attività ed i bilanci dei Comuni ed il futuro e lo sviluppo delle imprese e del lavoro. Il presidente Musumeci ha disertato i lavori d’Aula, se non per qualche ora. Un ulteriore atto di disprezzo nei confronti del Parlamento, ma forse è stato meglio così. Se fosse stato presente sarebbe stato anche peggio”.

Il Movimento Cinque Stelle bolla il governo come “pessimo”: “L’ultima finanziaria di questo disastroso governo è andata in porto solo grazie al lavoro delle opposizioni, che, dopo che le commissioni sono state esautorate, hanno parlamentarizzato i lavori, riuscendo ad incidere notevolmente e portando a casa buoni risultati per i siciliani. Le inefficienze del governo e di un Musumeci colpevolmente assente, comunque, non hanno permesso di dare tutte le risposte che aspettavano i cittadini. Una delle poche note liete è che questa finanziaria è l’ultima a cui mette mano Musumeci”.

Di diverso avviso Eleonora Lo Curto, UDC: “Una finanziaria che dà risposte concrete e rimette al centro dell’azione politica il Parlamento. In finanziaria ho sottoscritto e fatto approvare anche la norma per un contributo straordinario alle donne affette da alopecia e per quelli che hanno subito la perdita dei capelli a seguito delle cure oncologiche. Sono stati stanziati 310 mila euro che serviranno per l’acquisto di parrucche che aiuteranno le donne sotto il profilo psicologico durante le cure sanitarie che provano fortemente lo spirito. Un’ altra norma che sono riuscita a far approvare assegna un contributo di 310 mila euro, oltre al trasferimento ordinario, al nuovo Comune di Misiliscemi. I fondi serviranno per la creazione del parco cittadino quale centro principale del territorio dell’ente locale e fulcro del progetto di sviluppo economico e sociale su cui è stato centrato l’obiettivo della creazione del nuovo Comune. Con questo stanziamento Misiliscemi potrà realizzare la zona attorno alla quale svilupparsi in maniera ordinata e da subito il commissario del Comune potrà procedere per definire gli atti necessari alla redazione del progetto. Infine, con una mia proposta è stato assegnato un contributo di  111 mila euro per la fondazione Orestiadi di Gibellina per la programmazione culturale di alto livello che richiama presenze turistiche internazionali”.

Voto contrario al Bilancio è stato espresso da Marianna Caronia della Lega: “L'ultimo atto del Governo Musumeci conferma il suo totale fallimento, il tradimento del patto sottoscritto con gli elettori nel quale anche io avevo creduto e per cui mi sono spesa. E' una considerazione che mi ha portato ovviamente a non votare il bilancio e che mi porta a confermare che considero chiusa l'esperienza di questo Governo e del suo Presidente."

MUSUMECI.  "All'inizio di questa legislatura, avevo formulato davanti al Parlamento siciliano due auspici: la riforma del regolamento che disciplina l'uso (o l'abuso) del voto segreto e il varo di un codice etico per i membri del governo, del Parlamento e della burocrazia regionale. In Sicilia se ne fa un abuso costante, fino a farlo apparire non uno strumento di dissenso (che si manifesta palesemente) ma uno strumento di vendetta o, peggio ancora, un modo per coprire intese trasversali tra opposizione e parte della coalizione di governo". Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, in occasione della celebrazioni organizzate a Palazzo Orleans per il 76° anniversario dell'Autonomia siciliana.
"Gli elettori - ha proseguito Musumeci - hanno il diritto di controllare il voto dei loro eletti e verificarne la fedeltà al mandato ricevuto. Ecco perché rimane vivo l'auspicio di una modifica della norma regolamentare dell'Aula, che riaffermi il principio generale dello scrutinio palese, con rilevanti eccezioni nel caso di voto su persone o su provvedimenti che toccano principi di libertà sanciti dalla Costituzione"



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