Quantcast
×
 
 
20/07/2022 06:00:00

   Non c’è pace per l’area artigianale di Marsala. Rifiuti, degrado e adesso anche furti alle aziende

Non c’è pace per l’area artigianale di Marsala. Non solo rifiuti e degrado. Adesso anche i furti ai danni delle poche aziende che stanno investendo sulla zona.

E’ quello che denunciano i titolari delle poche aziende che stanno realizzando insediamenti nella zona.
Nelle ultime settimane si sono verificati furti di ogni tipo. L’ultimo ad essere stato preso di mira un cantiere in cui si sta realizzando una struttura. “Hanno rubato tutto ciò che si può rubare in un cantiere e che stava utilizzando l’impresa per realizzare la struttura. Non c’è tutela, l’illuminazione non funziona e la zona è totalmente abbandonata”. Lo si nota dalla spazzatura che abbonda nelle strade interne dell’area artigianale. “Qui vengono a buttare spazzatura di ogni tipo”. Sacchi, ma anche materassi, mobili, lastre di eternit, materiale edile. Per poi dare tutto a fuoco, con il pericolo di incendi molto più vasti e di danni alla salute di chi vive nei paraggi.

Pensata 20 anni fa, realizzata col contagocce, doveva essere un’area in cui realizzare degli insediamenti produttivi.
L'area artigianale di Amabilina a Marsala è nata per accogliere aziende e realizzare degli insediamenti produttivi. Ma non ha mai avuto molto appeal, tra lungaggini burocratiche e crisi economica. Di aziende in questi anni nella zona artigianale se ne sono viste ben poche (abbiamo dedicato una puntata di Marsala città perduta all'area artigianale). Eppure i lotti ricavati nella zona di Amabilina sono in totale 45, con superficie destinate ad imprese artigiane, nonché ad Enti pubblici, Società a prevalente capitale pubblico, Aziende a partecipazione statale.

 

 


Allestire quella zona è costato milioni di euro, ma negli anni si è trasformata in discarica. Circa un anno fa, proprio in quella zona è stata scoperta un’enorme discarica di rifiuti che venivano sversati e sotterrati. Una bomba ecologica che riguardava un’area di 20 mila metri quadrati.

Per anni, dicevamo, le imprese si sono tenute alla larga. Adesso si sta muovendo qualcosa, e dopo l’assegnazione dei lotti, piano piano, si stanno realizzando insediamenti produttivi.

Nei mesi scorsi sono stati assegnati altri lotti. Sono cinque le aziende alle quali sono stati assegnati i lotti per realizzare gli insediamenti produttivi. Si tratta della Mf Moto di Filippo Marino, la Morsello Marmi di Gabriele Morsello & C., la RR Srls, La ER Caffè di Federico Errera, La Gran Pastai di Giacalone Giovan Vito &C.
Ad ogni ditta, che faceva parte dell'elenco del Piano degli insediamenti industriali, è stato assegnato un lotto.
Ma non è facile. Perchè di traverso ci si mette anche la burocrazia. Ne sa qualcosa l’azienda marsalese che nonostante avesse da mesi tutto pronto per poter realizzare il suo progetto industriale nell’area artigianale di contrada Amabilina, il il Comune da parecchi ritardava a portare a compimento la pratica con la trascrizione dell'atto presso gli Uffici della Conservatoria di Trapani. Ritardo che ha blocca l’iter di realizzazione del progetto d’impresa.


Adesso ci si mettono anche i furti a scoraggiare le poche imprese che vogliono investire, che credono nelle opportunità offerte dalla zona artigianale, e che chiedono solo più tutela e servizi.