Da mesi, in centro a Marsala, un cartello turistico di colore giallo, utilizzato per indicare il Monastero di San Girolamo si trovava a Terra. Il prof Elio Piazza, stanco di vederlo per tutto quel tempo a terra, senza che nessuno si degnasse di rialzarlo, si è messo in opera da sè e dopo aver fermato alcuni passanti, ha chiesto loro se potevano aiutarlo. Quei passanti erano turisti svedesi e per Piazza c'è stata la sorpresa di incontrare qualcuno che aveva lo stesso cognome di una sua studentessa della Sorbona di Parigi. Ecco il racconto e la segnalazione di Piazza per gli addetti alla segnaletica:
Infastidito e disgustato dal vedere per mesi e mesi il cartello del Monastero di San Girolamo a terra, sul marciapiede, giorni orsono ho voluto cimentarmi nell’operazione di sollevamento lungo il palo di sostegno. Sarebbe stato necessario, da parte degli addetti a questa segnaletica turistico-culturale, alzarlo e fissarlo adeguatamente con i morsetti esistenti ma allentati. Ma nessuno se n’era accorto per mesi.
Molto più semplice e sbrigativo m’è parso munirmi di una fascetta dentellata per elettricisti e stringerla dopo averlo sollevato ad altezza d’uomo, senza scala.
Ma non volevo fare tutto da solo. Volevo avere la solidarietà di un concittadino interessato come me al decoro della Città.
Ecco che vedo venire dalla via Bottino una coppia. Lui era abbastanza alto per aiutarmi. Giunti a pochi passi dal cartello per terra, gli chiedo la cortesia di aiutarmi a sistemarlo. Non sono italiani ma tutto viene risolto in un batter d’occhi. Parlano la nostra lingua e mi dicono che sono svedesi ed hanno casa a Marsala.
- Svedesi ? Alla Sorbona di Parigi ho avuto una ragazza svedese, Gunillà Gustavson! - mi viene spontaneo di ricordare.
- Anch’io mi chiamo Gustavson! mi dice il gentile interlocutore svedese.
Ci si saluta cordialmente ed in me lo spazio e il tempo si fondono in un’emozione indicibile.
Con questa nota autobiografica ora gli addetti alla segnaletica sanno che la sistemazione è precaria e certamente interverranno adeguatamente per scongiurare rischi e pericoli in un luogo dove sostano i genitori in attesa che i bambini escano dalla Scuola dell’Infanzia.
Elio Piazza