Un paese pieno di contraddizioni
Una nazione pregna di contraddizioni.
L'assunto lo dimostra lo spettacolo, come riportato da altri organi di stampa,vergognoso che gli italiani hanno assistito e ha condotto alle dimissioni di M.Draghi,non bastava quello di gennaio scorso che ha costretto la classe politica nostrana di chiedere al presidente della Repubblica uscente di bissare il mandato,oppure quello che prima delle dimissioni del Conte bis ci fece constatare dell'esistenza di Ciampolillo e il suo voto rivisto al Var di palazzo Madama.
La sera del 22 luglio l'indomani dello scioglimento del parlamento nazionale, in prima assoluta e in diretta su Rai 3,il Maestro Nicola Piovani con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, insieme alle voci di due soprano e a quella recitante di Andrea Pennacchi si è tenuto il concerto "Il sangue e la parola" ispirato a Le Eumeniadi di Eschilo e ai lavori della costituente italiana. L'evento, nato da un’idea del Maestro Piovani e promosso dalla Corte costituzionale è avvenuto nella piazza del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica,e di quello della Consulta e altre più alte cariche dello Stato ed esponenti della società civile.
Nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando la prima legge ateniese sancí la genesi del Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti, al "logos",allo stesso periodo risale la gigantesca Agorà rinvenuta a Selinunte.Le nostre madri e i nostri padri costituenti di questi convincimenti ne fecero il cuore della Costituzione italiana e il luogo scelto,in un'eccezione decisamente ampia e non ce ne voglia l'anima di F. de Saussurre,è semiotico essendo la sede delle due più alte Istituzioni di garanzia, la Presidenza della Repubblica e la Consulta. Poi ci si rammenta: dell'arresto per umanità di C.Rackete, l'assuefazione alla guerra in Ucraina il Grand Hotel La Minerve di Roma e Tor bella Monaca, Scampia, Librino, Zen,San Giuliano e Amabilina. Oppure Marsala città a vocazione turistica, notevole nella sua bellezze, architettonica, naturale ed enogastronomica. Si potrebbe continuare all'infinito perché le contraddizioni non mancano, spetta a noi cittadini ridurle.
Vittorio Alfieri
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