L’acqua che scorre sull’arenile sotto il depuratore di Marinella di Selinunte è depurata. Lo dicono i tecnici del comune di Castelvetrano, rispondendo al nostro appello sull’opportunità di un chiarimento in merito alla provenienza di questi sversamenti che, dal costone, finiscono tra gli scogli e la sabbia, proprio sotto l’impianto (ne avevamo scritto qui).
Il risultato visivo non è dei migliori, anche perché la depurazione dei reflui non è certo paragonabile a quella del potabilizzatore domestico che si mette sotto il lavandino, potendo anche scegliere l’acqua liscia o gassata.
Dal comune, i tecnici ci fanno sapere che l’acqua depurata dovrebbe essere convogliata nel cosiddetto pennello a mare, per finire poi a 830 metri di distanza. Invece questo pennello si interrompe a 34 metri. A complicare ulteriormente le cose ci sarebbe anche una rottura nel collegamento di quest’ultimo col pozzetto finale, causata dagli smottamenti degli ultimi periodi. Parte di quest’acqua depurata finirebbe dunque sull’arenile. “La depurazione delle acque ha degli indici diversi a seconda se lo scarico avviene sotto costa oppure in alto mare – ci spiegano il funzionario Vincenzo Caime e l’ingegnere Giuseppe Taddeo (ex capo dell’ufficio tecnico dell’ente) – Siamo sicuri che quelle non sono acque bianche, che nel periodo estivo diventano grigie a causa degli allacci abusivi. Non lo sono perché anche quelle, nel pieno periodo estivo vengono convogliate, insieme alle nere, nelle vasche di depurazione, subendo lo stesso processo”.
Questo convogliamento sarebbe possibile, ci spiegano ancora i tecnici, grazie ad una pompa.
Ed è una cosa che si fa ogni anno sin dal 2014, dopo il nostro servizio sul depuratore dell’agosto del 2013.
In comune ci mostrano anche una determina dello scorso 13 giugno, in cui viene affidato il servizio di “diserbatura urgente da vegetazione infestante del versante sottostante l’impianto di depurazione di Marinella di Selinunte”, necessario per verificare le causa del probabile guasto che causa lo sversamento in superficie di acqua”.
In premessa, viene citato il nostro articolo del 6 giugno, dal quale il comune ha saputo della perdita: “l’articolo giornalistico di cui trattasi comprende, altresì, un video ove effettivamente si rileva la fuoriuscita di acqua in superficie e dallo stesso articolo viene rilevato che l’acqua di cui trattasi è caratterizzata da schiuma e cattivo odore”.
Alcuni interventi sono stati fatti, ma ci sarebbero ulteriori perdite causate da smottamenti che hanno comportato probabili rotture di collettori che collegano l’ultimo pozzetto (quello esterno alla struttura) al pennello.
Interventi complicati e pericolosi, date le condizioni del costone. E, anche se all’ufficio tecnico fanno tutto quello che possono (comprese dettagliate Pec alla Regione Sciliana), l’autunno si avvicina, le piogge sono arrivate già in questa seconda metà di agosto e… le elezioni per il prossimo 25 settembre.
Egidio Morici