Gentile direttore di Tp24,
Leggo che la Signora Errera accusa il sottoscritto e l’Assessore alla Comunicazione di non averla avvisata della commemorazione del 10 settembre scorso.
Rimango davvero basito per una dichiarazione di questo genere.
La commemorazione non è stata organizzata dal Comune che aveva in mente una commemorazione di altro tipo, ma dai Vigili del Fuoco di Pantelleria, dai compagni di Gianni.
Mi hanno avvertito venerdì nel tardo pomeriggio e hanno chiesto la nostra collaborazione per divulgare l’invito alla comunità tramite i nostri social per arrivare a più persone possibili e ovviamente per presenziare come istituzione.
Ho aderito volentieri perché so quanto questa perdita ha segnato questa comunità e tutti noi.
Ho subito chiesto se la Signora Errera fosse stata sentita e sono stato rassicurato a questo proposito e in effetti la signora era presente alla commemorazione.
L’Assessore alla Comunicazione ha quindi inoltrato, come richiestoci, l’invito sulle nostre pagine social.
Da ciò è scaturita una lettera di rabbia e accuse che non hanno motivo d’essere.
Se la signora era stata invitata dagli organizzatori, non capisco di cosa ci dovremmo scusare noi, che proprio come lei eravamo stati invitati ad intervenire.
In genere è l'organizzatore che invita, non chi è a sua volta invitato.
Comprendo il dolore, la rabbia, per una perdita ancora così recente e devastante e comprendo che probabilmente la Signora avrebbe gradito una cerimonia diversa, ma perché prendersela con l’Amministrazione Comunale, visto che non l’abbiamo organizzata noi e siamo stati rassicurati sul fatto che la signora era al corrente di tutto?
Credo che all’origine del suo scritto ci sia un grande fraintendimento sul chi ha fatto cosa, perché tutto parte dalla convinzione errata che la cerimonia sia stata una nostra idea.
Noi abbiamo semplicemente messo da parte la nostra intenzione originaria, di fronte alla palese e comprensibile volontà dei VVF di ricordare un compagno, e siamo convinti di aver fatto bene.
Tutti hanno il diritto a poter elaborare il proprio lutto nel modo che ritengono più consono e mi pare che con quella cerimonia molto sentita, con le parole di Don Vito e il saluto della sirena non si sia assolutamente mancato di rispetto a nessuno.
Leggere poi le vili e sguaiate strumentalizzazioni politiche della vicenda fa male, perché di politico, nel dolore e nel lutto, non può esserci niente.
Abbiamo iniziative in cantiere per ricordare Gianni e Francesco e quando le porteremo avanti sarà nostra cura, come ho sempre detto, farlo in accordo con i familiari.
Comprendo il dolore, la perdita, non solo di Linda, ma di tutti noi, però sarebbe stato opportuno chiedere se l’organizzatore fosse il Comune prima di lanciarsi in strali facilmente strumentalizzabili (come sta succedendo) da chi non ha scrupoli a dare informazioni false e fomentare odio.
Il mio auspicio è che almeno nel ricordare queste ferite ancora aperte per l’isola si riescano a mettere da parte rancori personali e politici e ci si unisca nella memoria e nel rispetto del dolore.
Vincenzo Campo
Sindaco