Quantcast
×
 
 
21/09/2022 09:35:00

Abusivismo edilizio a Marsala. Cga respinge ricorso, opere da demolire

Il Consiglio di Giustizia amministrativa ha posto un punto fermo nella vicenda delle opere realizzate, secondo l’accusa, abusivamente nell’abitazione di Manfredo Natale Spadaro.

Respingendo il suo ricorso, infatti, il Cga ha, di fatto, affermato che si tratta di opere abusive e pertanto queste parti dovranno essere demolite. La sentenza ha posto fine alla questione, confermando quanto già deciso dal Tar, stabilendo che le opere realizzate dallo Spadaro (consistenti nei sottotetti trasformati in unità abitative, la realizzazione di una sopraelevazione e ampliamento dell’abitazione, mediante chiusura di un’ampia terrazza, con attestazione ritenuta falsa relativamente alla data di ultimazione dei lavori) sono abusive. E pertanto, di conseguenza, è stato disposto l’annullamento di tutti gli illegittimi titoli edilizi. Lo scorso 16 marzo, il Comune di Marsala aveva emesso una terza ordinanza di demolizione (a firma dell’ingegner Pier Benedetto Daniele Mezzapelle) a seguito della formale diffida inviata l’1 dicembre 2021 dall’avvocato Valentina Scarrone, la vicina di casa dalle cui denunce è scaturito il processo penale che in primo grado (si attende la sentenza d’appello) è già sfociato nelle condanne che il Tribunale, il 22 luglio 2020, ha comminato, per abuso d’ufficio, all’ingegnere Francesco Patti, ex dirigente del settore Pianificazione territoriale del Comune di Marsala, accusato di non avere emesso ordinanza di demolizione per alcune opere “abusive”, di Spadaro (assolto da falso ideologico e condannato per abuso edilizio) e di un altro tecnico del Comune, Vito Angileri, per falso ideologico.

Il caso ha destato un certo scalpore perché Spadaro è marito di un importante magistrato. Le altre due ordinanze di demolizione (aventi ad oggetto sempre gli stessi abusi edilizi), mai eseguite dallo Spadaro, erano state emesse una dal Comune di Marsala, il 22 maggio 2015, e l’altra dal Tribunale Penale di Marsala con la sentenza del 22 luglio 2020. Sempre nell’ambito della stessa vicenda, intanto, il 20 maggio 2021, Manfredo Spadaro ha anche patteggiato una condanna a 6 mesi di reclusione per il reato di falso ideologico. E questo per avere depositato un’illegittima SCIA, ovvero la segnalazione certificata di inizio di attività (con prot. 44120 del 12/05/2017) a mezzo della quale avrebbe voluto mantenere alcune delle opere abusive oggetto delle ordinanze di demolizione già citate (un abusivo impianto fotovoltaico e un altrettanto wc abusivo collocato nei sottotetti trasformati abusivamente in unità abitative). Per quanto riguarda il processo penale, infine, il prossimo 18 ottobre potrebbe essere emessa la sentenza d’appello.