La tempesta perfetta, ieri, a Trapani, per mandare in tilt la città. Un pomeriggio di passione che ha scatenato anche tante polemiche. In poche ore il capoluogo ha svelato tutte le sue fragilità.
Se la rottura della fogna in via Marsala non bastava, ci si è messa poi anche la pioggia. Normale pioggia autunnale, non una “bomba d’acqua”, come l’ha definita l’assessore Romano. Ma i due eventi nel giro di poco tempo hanno generato il caos in città.
Cerchiamo di ricostruire cos'è successo. Intorno alle 13.30, nell’orario di punta, un tratto della condotta fognaria, nei pressi del passaggio a livello di via Marsala, si è rotto causando il cedimento della sede stradale. Immediatamente sono fuoriusciti liquami, fango e melma. Disagi non soltanto per gli automobilisti, ma anche per residenti e commercianti che ancora una volta hanno dovuto assistere all'ennesimo scempio. Il paradosso di una città che punta sulle grandi opere e che, però, non riesce a risolvere problemi atavici che colpiscono direttamente i cittadini. Non è la prima volta che in città e soprattutto in via Marsala si verificano inconvenienti del genere ai quali non è mai stata trovata una adeguata soluzione. Sul posto sono intervenuti vigili urbani, i vigili del fuoco e i tecnici del Comune. Poi, è il caso di dirlo, si è messo a piovere sul bagnato. Con la pioggia battente che ha allagato non solo via Marsala, ma anche altre zone della città. Per l'assessore Ninni Romano, la pioggia è stata "eccezionale ed imprevista". In realtà era annunciata, e non è stata neanche una "bomba d'acqua", come ormai si dice troppo spesso. La rottura della fogna, chiarisce il Comune, non è collegata alla pioggia. La strada è crollata alle ore 13:30 conseguentemente l’esplosione della condotta in pressione.
Ciò è avvenuto due ore prima della pioggia. Le elettropompe non ce l'hanno fatta a pompare i fanghi densi generando presumibilmente un colpo d'ariete e l'esplosione della condotta in pressione. La rottura ha poi impedito il deflusso della pioggia caduta alle 15:30. Questa la causa.
Spiegano dal Comune che “amministrazione e dipendenti comunali subito presenti presso l'impianto di sollevamento di via Tunisi, hanno accertato il corretto funzionamento di tutte le pompe. Inoltre, tutte le caditoie di via Marsala e via Virgilio, anch'essa gravemente colpita, erano già state ripulite con priorità assoluta rispetto alle altre. In via Convento San Francesco di Paola, peraltro zona soggetta storicamente ad allagamenti da acque piovane provenienti da monte, sono già iniziati i lavori per il potenziamento delle caditoie esistenti. Lavori analoghi sono già appaltati per via Giannitrapani, storicamente soggetta ad allagamenti, oltre al fatto che proprio al Rione Cappuccinelli è previsto il rifacimento della condotta di acque bianche e nere nell'ambito del finanziamento da 30 milioni di euro già ottenuto dalla Città di Trapani. Ancora una volta, pertanto, nonostante gli sforzi compiuti con interventi puntuali volti a prevenire ogni criticità, si contano danni e disagi” si legge nella nota del Comune.
La via Marsala rimarrà chiusa al traffico nel tratto interessato dal cedimento ed i lavori di riparazione prenderanno il via già oggi, assicurano dal comune. Per chi proviene dallo scorrimento veloce in direzione centro, dovrà immettersi sul cavalcavia in direzione via Libica; per chi proviene da via Salemi, dovrà deviare verso via G. Verga; per chi proviene da Paceco, deviare su via Rieti in direzione via Salemi; per chi proviene da via Fardella, deviare in via Castellammare. “I tecnici comunali effettueranno ulteriori controlli in tutte le aree interessate dagli allagamenti al fine di verificare ostruzioni e/o disservizi non visibili dalla singola caditoia ma per i quali potrebbe rendersi necessari ulteriori approfondimenti” continua il Comune. A causa delle scariche elettriche dal superiore nubifragio, sono saltate anche alcune linee della pubblica illuminazione oltre ad impianti semaforici. Ovviamente il caos di ieri pomeriggio ha scatenato molte polemiche. In quella zona dovrebbe essere realizzato il sottopasso. E se la grande opera aveva già fatto storcere il naso ai residenti che hanno dato vita al comitato “No sottopasso”, dopo quanto accaduto ieri le loro posizioni sono diventate ancora più intransigenti. Ma dal comune replicano che “onde evitare inutili speculazioni, si torna a ribadire che l'area dove sorgerà il sottopasso sarà schermata da paratie alte 50cm, proprio al fine di evitare disagi ed allagamenti”. Tante polemiche dicevamo e indignazione.
“Una Amministrazione che non sa programmare l'ordinario, dove tutto diventa straordinario con i risultati sotto gli occhi dei cittadini” è l’attacco del presidente del consiglio comunale Peppe Guaiana. Affonda anche Anna Garuccio. “Ciò che è accaduto non può più rimandare la indispensabile e prioritaria pulizia delle fognature (non solo delle caditoie) piene ormai di materia sedimentata. In questi quattro anni di governo mai è stato eseguito un intervento di pulitura e sgombero di sedimenti della condotta fognaria? La città non può più attendere. Nessuno trovi scuse?. In quest’area a breve verrà costruito un pericoloso sottopassaggio!”.
Interviene anche Simona Mannina, consigliere ad Erice: “Trapani ed Erice sono destinate a morire sotto i colpi di persone che pensano soltanto alle loro poltrone e al potere da consolidare in ogni parte della provincia/regione, con il placet di una popolazione troppo stanca per reagire e troppo disillusa per opporsi”. Sui social non manca l’ironia ma anche tanta indignazione, soprattutto di chi ha subito allagamenti, per una vicenda che ha messo a nudo le fragilità di Trapani.