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11/10/2022 06:00:00

Si aspetta il morto?

Com'è quella storia? Ah, è questa: il Signore aiuta i picciriddri e i mmiachi. I bambini, e gli ubriachi. E i trapanesi.

Per la quarta volta in un mese Trapani è stata graziata. Una pioggia torrenziale si è abbattuta sulla città. Ed anche questa volta, per caso, per bontà divina, per culo, non è morto nessuno.

Ma la domanda che ora dobbiamo farci è: fino a quando?

A noi non interessa, in questo momento, capire di chi è la colpa. Certo, ci sono mille domande che ci frullano in testa. Come mai, all'improvviso, nel 2022, Trapani abbia riscoperto una fragilità che credevamo passata. Perchè ogni pioggia autunnale diventa "bomba d'acqua". Cosa si fa, oltre gli annunci.

Ma qui è il momento di sospendere i giudizi e le polemiche - alimentate anche dalla perenne campagna elettorale che viviamo - e mettersi d'accordo su una cosa: bisogna fare presto, e subito. Mettere in sicurezza la città. L'appuntamento con la pioggia è solo rimandato. Sarà già domani, sarà tra una settimana, sarà a Novembre. 

Se la pioggia che si è abbattuta su Trapani all'alba o la domenica sera, si ripetesse durante i giorni dello shopping di Natale, mentre c'è il mercatino, o un qualunque giorno tra le 13 e le 14 sarebbe una tragedia.

Noi non siamo menagrami. Siamo realisti. Accadrà. Perchè è vero, come dice quella celebre battuta che "non può piovere per sempre". Ma è anche vero che "non può piovere sempre all'orario che fa meno danno".

Quindi, tutti i soggetti che ne hanno titolo, devono fare qualcosa. Il mio appello è al Comune, ovvio, ma anche all'ex Provincia, al Genio Civile, al Genio Militare, alla Prefettura, alla Protezione Civile. Una riunione veloce, per capire cosa fare, subito, per evitare che ci scappi il morto. Creare un canale eccezionale, abbattere muri e palazzi. Non so. Ma qualcosa da fare ci sarà, e subito. 

Poi verrà il tempo di interrogarci: sulle fognature, il canale di gronda, gli sbocchi al mare, le mille speculazioni edilizie che continuano ancora oggi, con le zone verdi che diventano, con la bacchetta magica, residenziali. 

Fate presto. Fatelo per i bambini. Vivono terrorizzati. In molti hanno dormito, domenica, con i letti e le culle bagnate. Perdono giorni di scuola, perchè nel 2022, a Trapani, in Italia, quando piove le scuole non sono un posto sicuro. E già questo fa indignare. 

Fate presto. La prossima pioggia è dietro l'angolo. Non è possibile vivere con questa paura.

 

Giacomo Di Girolamo 



Editoriali | 2024-12-11 06:00:00
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