Mazara, comincia l'era del Vescovo Giurdanella: "Lontani dal potere"
Un saluto speciale a pescatori e migranti. E una promessa: "Staremo lontani dal potere". Una sfida invero difficile, per la chiesa nostrana. Si presenta così il nuovo Vescovo di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, che, nel fine settimana, ha fatto il suo solenne ingresso alla guida della Diocesi.
"Dobbiamo guardare al mondo con gli occhi di Dio, senza odio, emarginazione, ricerca del potere. Questa è la Chiesa che dobbiamo permettere allo Spirito di edificare e rafforzare. Qui a Mazara prenderemo le distanze da ogni forma e ricerca di potere, risaneremo ogni divisione, ci impegneremo a percorrere vie di unità e di sinodalità. Prediligeremo la sobrietà e sceglieremo la semplicità e l'umiltà". Questo uno dei passaggi centrali dell'omelia del nuovo vescovo di Mazara durante la messa di insediamento.
La prima giornata in diocesi per monsignor Giurdanella è iniziata nella chiesa di San Michele, dove il vescovo ha incontrato sia le monache di clausura che le religiose. "Desidero condividere con voi la mia intima gioia, primo passo di un nuovo percorso", ha detto. A pranzo, poi, la scelta di sedersi accanto ai poveri che frequentano la mensa fraterna "Rosario Livatino" della Caritas diocesana-Fondazione San Vito onlus. Prima di pranzare, monsignor Giurdanella ha fatto visita alla struttura che accoglie la Caritas per conoscere gli operatori.
Nel pomeriggio l'incontro dei giovani della diocesi nel santuario della Madonna del Paradiso: "La nostra società di questo tempo è un fragile vaso di creta - ha detto il vescovo - è compito e responsabilità degli adulti impegnarci al fine di riparare i vasi crepati e ricostruire quelli frantumati, ma questa non è certo un'operazione semplice né immediata".
Giurdanella ha definito i giovani "tesoro prezioso". A piedi si è spostato poi in piazza Mokarta, dove ha incontrato i bambini del catechismo, prima di raggiungere piazza della Repubblica, dove si affacciano la Cattedrale e il palazzo vescovile. In prima fila autorità civili e militari che hanno affidato il saluto al sindaco, Salvatore Quinci. "Lo sguardo al mare mi suggerisce due saluti speciali, ai nostri pescatori e ai migranti, non solo quelli del Mediterraneo ma anche dell'Est e ai profughi della drammatica guerra", ha ribadito il vescovo nel suo saluto alla città, sottolineando un "pensiero alle sorelle e ai fratelli delle altre Chiese e dell'Islam" e "l'impegno deciso contro tutte le forme di mafia".
Quindi la messa in cattedrale, alla presenza, fra gli altri, dei vescovi Corrado Lorefice (Palermo), Rosario Gisana (Piazza Armerina), Pietro Fragnelli (Trapani), Vincenzo Manzella (emerito di Cefalù). Il predecessore di Giurdanella, monsignor Domenico Mogavero, gli ha consegnato il pastorale, segno del governo.
Monsignor Giurdanella, 66 anni, originario di Modica, succede a monsignor Domenico Mogavero, che per 15 anni è stato Vescovo della Diocesi e che ha lasciato il governo per raggiunti limiti d’età.
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