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14/03/2023 06:00:00

Aiutiamoli, perché la casa è quella nostra

 Aiutiamoli a comprendere che le migrazioni non si possono fermare. Che senza queste non si sarebbero popolati altri continenti oltre l'Africa.

Aiutiamoli a comprendere che senza questo naturale spirito ramingo dei nostri antenati non ci sarebbe l'America multietnica di oggi. E che proprio nel secolo della sua scoperta eravamo noi europei a partire a milioni, oltre 50 milioni se ne stima, per colonizzare quelle terre. E i primi ad arrivare furono proprio i peggiori, avventurieri e conquistatori senza scrupoli, ma anche condannati, esiliati, eretici. E che noi per primi abbiamo messo in atto la sostituzione etnica di intere popolazioni indigene, alternando questa pratica alla deportazione degli schiavi, arrivando fino allo sterminio di intere etnie.

Aiutiamoli a comprendere che questo fenomeno ci ha visti protagonisti fino al secolo scorso, tra il 1820 e il 1940 sono stati ben 60 milioni gli europei che si sono spostati e di questi ben 38 milioni solo negli Stati Uniti. Tra questi molti gli italiani, 108 ogni 1000 abitanti, e non sempre brava gente.

Aiutiamoli a comprendere che è stato proprio il continente europeo a creare la nuova figura del migrante: il profugo. Partorito dal delirio nazi-fascista durante la Seconda guerra mondiale che ha costretto milioni di ebrei a lasciare le loro case e cercare riparo e accoglienza in altri Stati.

Aiutiamoli a ripassare la storia recente, quella che ci ha visti diventare noi migranti economici, quando il boom economico degli anni Sessanta è stato sostenuto dalla forza lavoro di italiani, spagnoli, portoghesi e greci, emigrati per fare ricco il Centro Europa.

Aiutiamoli a ricordarsi che mentre respingiamo chi scappa dalla miseria o dalle guerre, accogliamo invece senza colpo ferire i migranti che giungono dall'Est, oltre un milione ne sono entrati in Italia solo nel 1989, le badanti e le domestiche a basso costo che sostituirono quelle eritree e filippine ormai smaliziate.

Aiutiamoli a guardare in faccia la realtà, quella che anche loro dovrebbero conoscere se solo avessero studiato la storia: i migranti li creiamo noi. L'ingordigia dei cosiddetti paesi sviluppati (?) che ha vampirizzato le loro terre ricche di materie prime e che ha foraggiato la guerriglia di fazioni opposte per difendere interessi esterni a quelli dei loro paesi.

I migranti ci servono e lo sanno anche loro e proprio non ci voleva questo incidente così eclatante, troppi ne sono morti a Cutro, anche se non è la prima volta, ma è la loro prima volta al governo e questo ostacolerà il piano di alcuni di loro. Toccherà essere più cauti sul fenomeno, almeno per un poco, ché tanto la gente dimentica presto. Nel frattempo si lavorerà sui flussi regolati, un bel catalogo di migranti da scegliere alla bisogna, perché è così che si parte responsabilmente, li andiamo pure a prendere se necessario, gli altri, quelli che nessuno sceglie dal catalogo, perché troppo magri, malati, troppo piccoli per lavorare... questi potranno comunque fare qualcosa per il loro paese, farsi stuprare se sono donne o tagliare la testa se sono uomini, i bambini dovranno solo aspettare che la fame si occupi di loro, non ci vorrà molto tempo.

Aiutiamoli a casa loro, sarebbe bello poterlo fare, ma questi stanno al governo, magari stessero a casa loro.

Katia Regina

 

Consigli per la lettura: La doppia assenza di Abdelmalek Sayad

Consigli per l'ascolto:

https://www.youtube.com/watch?v=Quo95KGkeP4

Consigli per la visione:

 

 



Native | 2024-10-11 10:40:00
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