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19/03/2023 06:00:00

  Il fruttivendolo che portava la droga a Marettimo e i polli farciti di cocaina

La droga a Marettimo ci arrivava tra le cassette di frutta e verdura e in mezzo ai polli.

Cocaina tra i kiwi e hashish tra le banane, venduti da un fruttivendolo ambulante sull’isola. Ma anche i polli farciti sì, ma di cocaina.

E’ quanto è stato scoperto nell’operazione antidroga dei carabinieri di Trapani, coordinata dalla Dda di Palermo, che hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 4 indagati, per loro 2 divieti di dimora nella provincia di Trapani e 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono, però, dieci le persone arrestate durante il corso delle indagini negli ultimi anni per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish, mentre in sette sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.

Ad essere sgominata la "Banda di Via Catito" deteneva il monopolio dello spaccio, sia di droghe leggere che pesanti, nella zona del centro storico del capoluogo Trapanese e riforniva le Egadi e in particolare l’isola di Marettimo, utilizzando come copertura la vendita ambulante di frutta.
“Fruttolo”. Lo chiamavano così i membri della banda il fruttarolo che vendeva la droga sulla più lontana isola delle Egadi. A Marettimo Alessandro De Gregorio portava la droga da Trapani nascosta nelle cassette della frutta. Ad insospettire gli investigatori erano i percorsi anomali del fruttivendolo ambulante che dopo aver comprato frutta e verdura al mercato ortofrutticolo di Trapani non andava direttamente al porto ma passava dalla centrale di spaccio di via Catito, dove operava l’organizzazione guidata da Alberto Sansone. La tappa nella piazza di spaccio prima di partire per Marettimo ha portato i carabinieri a seguire le sue tracce, fin sull’isola.

Una volta sbarcato De Gregorio vendeva frutta, verdura, e droga. I carabinieri hanno notato che diverse persone si avvicinavano a lui, fingendosi acquirenti di frutta e verdura, ma in realtà compravano altro, e andavano via senza neanche un caschetto di banane. I clienti poi venivano fermati dai carabinieri che gli trovavano addosso la droga appena comprata da “fruttolo”.

Ma non c’era solo lui a portare sostanze stupefacenti a Marettimo nel gruppo di spacciatori che aveva base operativa in via Catito.
Un’altra persona utilizzava il cibo per importare sull’isola cocaina. E lo faceva senza bisogno di imbarcarsi. Filippo Marchese, sfruttava l’usanza di molti trapanesi di chiedere al personale degli aliscafi in partenza per le Egadi di caricare a bordo delle provviste per amici e parenti. Marchese non si imbarcava mai, ma preparava dei sacchetti con polli farciti di cocaina, hashish e marijuana. Un pollo poteva contenere anche tre etti di hashish. I polli venivano poi presi dallo spacciatore dell’isola, che aveva così la droga da spacciare, e la cena per la sera.