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10/05/2023 19:00:00

La "condivisione" come arma di distrazione di massa...

 Arma di distrazione di massa. È una locuzione entrata nel linguaggio politico e sta ad indicare il comportamento della classe di governo a qualsiasi livello, sfugge all'esigenze delle comunità e si occupa di argomenti non prioritari. Sta accadendo alla Meloni che ha svolto dei confronti con l'opposizione per la riforma costituzionale che riguarda l'assetto dell'ordinamento della Repubblica in senso presidenzialista in alternativa il premierato che avrebbe più consensi, ricevendo il diniego del M5S di Alleanza Verdi/ Sinistra Italiana e +Europa, la disponibilità d'Italia Viva per l'elezione del sindaco d'Italia, per Azione il Presidente della Repubblica non si tocca.

Il PD no all'elezione diretta del Capo dello Stato e premierato, si alla rappresentanza e stabilità con la centralità del parlamento. Il presidente del consiglio è stata chiara: "Voglio una riforma il più condivisa possibile". Ma fa sapere che non ci saranno passi indietro: "Io la faró, perché il mandato l’ho ricevuto dal popolo italiano e tengo fede agli impegni presi con i cittadini". E aveva lanciato un ultimatum: "Non accetto atteggiamenti aventiniani o dilatori". Forse poteva evitare la metafora del colle. Tutto quando è vitale progettare per non perdere i finanziamenti del Pnrr, essere più incisivi nel contrastare l'inflazione, ridurre l'affitto per gli studenti fuori sede.

A Marsala dall'avvento a quartiere spagnolo di Massimo Grillo è stata la più ampia condivisione la frase idiomatica. Iniziò con la richiesta al suo sfidante Di Girolamo di non rinunciare allo scranno a sala delle Lapidi. Poi la querelle su Marsala Schola a chi toccasse la chiusura e il coinvolgimento del consiglio comunale. Si rammenta anche l'aumento della tassa di soggiorno. Passando dalla pista ciclabile che va dalla Salinella alla Florio e dai nitrati nell'acqua. Nel frattempo la città è sporca, decoro urbano assente, Pnrr sì all'ippodromo, nessuna domanda per gli asili nido. Grillo può consolarsi essendo stato eletto prima della Meloni, Giorgia nazionale gli deve il copyright sulla condivisione come arma di distrazione di massa.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-13 00:00:00
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