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05/06/2023 06:00:00

Trapani, dopo le elezioni si infiamma il caso Turano

 Il caso Mimmo Turano non esiste, chi lo agita, chi lo grida, chi lo pretende cerca, invano, di spostare l’attenzione su una faccenda che può sembrare ovvia e ne cela altre di grande fallimento.


Alla prima conferenza stampa, dell’allora candidato sindaco Maurizio Miceli, l’assessore regionale Turano lo disse chiaro: io sono qui, sono uomo di centrodestra ma ci sono io, i miei amici hanno fatto scelte diverse e io non posso bacchettarli. Insomma, le parole erano chiare quanto i fatti, forse Miceli e tutti gli altri del centrodestra non ci credevano, e gli altri, delle altre fazioni elettorali, abbracciavano la speranza che alla fine ci fosse un ripensamento. E invece quelle parole rimasero cristalline, gli ex amici ( così si definiscono loro) di Turano rimasero ancorati al progetto di Giacomo Tranchida, la lista ha raggiunto il 9% e sicuramente ha consentito al sindaco di tornare ad amministrare. Quanta sia vera la lite o il distacco tra Turano e Fabio Bongiovanni non si saprà mai, in questa provincia sono tante in politica le finte litigate che nascondono e proteggono altri equilibri.


Ma il caso Turano non esiste perché se bisogna fare i conti sui numeri e sugli eventuali appoggi allora lì casca anche Forza Italia, il coordinatore provinciale ha messo su la lista grazie agli amici di STOP, hanno appena raggiunto il 3 virgola qualcosa, non eleggendo nessuno in consiglio comunale.


In questo centrodestra reggono bene le liste di Fratelli d’Italia, dell’MPA e la lista civica di Giuseppe Guaiana, Amo Trapani.
La questione regionale, di un eventuale rimpasto, sarà il prossimo passo del presidente Renato Schifani, a ballottaggi finiti, ma c’è già chi blinda Turano, non solo la Lega ma anche la Dc di Cuffaro e gli stessi autonomisti.  L’assessore Roberto Di Mauro lo ha dichiarato qualche giorno fa in una intervista al Gds: “Non c’è mai stata una riunione di maggioranza per discutere il caso Turano e delle sue eventuali conseguenze. Se il presidente vuole valutare l’operato di Turano c’è un motivo politico mentre per altre operazioni non vedo motivi, a meno che non si dica che gli assessori sono incapaci”.

E se a rimpasto si andrà, a chiedere la testa di Turano è Fratelli d’Italia, i meloniani blindano i propri assessori, Elena Pagana, Francesco Scarpinato, Elvira Amata.
Il caso richiederebbe una riunione di maggioranza che al momento non è stata fissata.

 

 

 

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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