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07/09/2023 22:20:00

Perchè l'Italia non è un Paese civile

 Un paese civile. Indubbiamente la società di oggi è diversa da quella di tre generazioni orsono e certamente più complessa e consegutemente necessita di soluzioni adeguate alla sua complessità.

Assodato ciò, alcune circostanze insolite non appartengono ad una nazione urbana. Non lo è: perché nonostante le conquiste ottenute -  suffragio universale, il divorzio, l'aborto, la violenza sessuale reato contro la persona e non più delitto contro la moralità pubblica e il buon costume - si continua a vivere in una realtà fortemente maschilista.

Non lo è: quando si pensa che per aiutare un quartiere, dopo decenni d'assenza dello stato, un rappresentate e responsabile territoriale dello stesso,propone anche se temporaneamente-fortunatamente-solo lo stato d'assedio. Non lo è:in quanto si è assuefatto anche alla guerra alla porta di casa. Non lo è: allorquando l'UE stabilisce fondi europei di Next Generation EU post pandemici e dopo l'approvazione del PNRR ci facciamo trovare impreparati e rischiamo la perdita di una parte.

Non lo è: quando un ministro della repubblica durante lo sbarco di migranti afferma: "la nave dovrebbe lasciare, con tutto il resto del carico che ne dovesse residuare, dovrebbe lasciare le acque nazionali secondo il nostro provvedimento" e non termina, perché nell'immediatezza del naufragio di Cutro dichiara: "la disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli".

Non lo è: quando abdica al ruolo educativo e pensa di risolvere la violenza dei minori abbassando l'età della punibilità a 16 anni Sic et simpliciter, senza chiedere il parere alla neuropsichiatria infantile.

Non lo è: il sindaco di Marsala che narra nella relazione di attuazione del programma che tutto procede bene e invece; i passaggi a livello sono ancora là, l'infelica gestione della pista ciclabile,il padiglione Covid ad oggi un’altra cat- tedrale nel deserto, la piscina comunale chiusa e che per riaprire necessita di 700 mila € da reperire, plesso Pestolazzi chiuso e il trasferimento della facoltà di Enologia in altra città. Quando la civiltà è una chimera.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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