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22/11/2023 15:58:00

Ancora problemi per la norma salva - ineleggibili che interessa Nicola Catania (ed altri) all'Ars

Ci sono ancora problemi per la norma salva - poltrona per un gruppo di deputati regionali ineleggibili, tra cui l'ex Sindaco di Partanna, Nicola Catania. Al suo posto dovrebbe andare il secondo degli eletti, che ha già vinto il giudizio in primo grado, Giuseppe Bica, ex Sindaco di Custonaci.

Catania, come gli altri tre suoi colleghi, sperava in una norma ad hoc inserita nella finanziaria, ma dopo le polemiche si è deciso per stralciarla e per darle vita autonoma. Solo che anche in Commissione Affari Istituzionali ci sono problemi. “La mancanza di una unità di intenti nella maggioranza”, per dirla con le parole del presidente Ignazio Abbate, blocca qualsiasi accelerazione, mentre le opposizioni sono schierate contro ogni ipotesi di esame della norma, che è stata rinviata di 24 ore.

Parti della maggioranza, scrive LiveSicilia, sono in pressing su Abbate affinché si incardini e si esamini subito la norma, diventata ddl autonomo.

Diretti interessati sono il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone (FdI), con i colleghi di partito Nicola e Giuseppe Catania, e Davide Vasta (Sud chiama nord). Dietro le quinte c’è il tentativo di stoppare sul nascere una possibile riconfigurazione della maggioranza che sostiene il governo Schifani. 

"Ribadiamo con fermezza il nostro "No" alla norma "Salva Ineleggibili". Non è pensabile che si cerchi di modificare lo status dei parlamentari con dei contenziosi ancora in corso. Sud Chiama Nord è assolutamente contrario a questo tentativo." Lo afferma il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca tornando ad affrontare il tema che indirettamente ha interessato anche il deputato del gruppo Davide Vasta sul quale pende un ricorso per una presunta ineleggibilità. Come già chiarito la volta scorsa la norma in discussione non riguarderebbe il caso dell'on. Vasta, ma in ogni caso Sud chiama Nord si dice assolutamente contrario. "Come già espresso in commissione bilancio lo scorso 23 novembre, spiega De Luca, avevamo chiaramente manifestato il nostro voto contrario a questa norma. È importante sottolineare che la commissione è composta da 13 membri, di cui 7 della maggioranza tutti presenti. La nostra presenza o meno, purtroppo, non avrebbe potuto fare la differenza neanche sulla permanenza del numero legale. Vogliamo sottolineare che non siamo minimamente interessati a questa operazione. La nostra opposizione, conclude De Luca, è basata su principi di correttezza e trasparenza e questo tentativo da parte della maggioranza di salvare qualche deputato è inaccettabile."