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01/12/2023 06:00:00

Sicilia, centrodestra a pezzi alla Regione alla prova della Finanziaria 

 La Finanziaria all'Assemblea Regionale Siciliana (ARS) è bloccata da tensioni e rallentamenti. La discussione della legge di stabilità sta vivendo momenti difficili con sedute rinviate per mancanza di numero legale e norme contestate. Dopo il recente stop al bilancio consolidato 2022, la situazione si aggrava con le opposizioni (Pd, M5s, e Sud chiama nord) che fanno leva su emendamenti e richiami al regolamento, rallentando il processo legislativo.

In prima commissione, la riserva del 3% sugli stanziamenti per Comuni, Città metropolitane e Liberi consorzi, destinati alla prevenzione degli incendi, è stata eliminata da un emendamento delle opposizioni. Il centrodestra ha preferito astenersi, causando la cancellazione della norma, un desiderio del governatore Renato Schifani.

«L’articolo 1 della Legge di Stabilità rimane inalterato poiché le Commissioni di merito dell’Ars esprimono solo dei pareri di apprezzamento o meno, senza modificare alcunché. Il testo della Finanziaria è stato invece esitato favorevolmente dalle Commissioni V e VI con l’impegno di tutti i deputati di maggioranza. Così sarà anche la prossima settimana nelle altre Commissioni». Lo dice l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, a proposito degli stanziamenti in favore dei Comuni e della prevenzione incendi.


«Riproporremo l’emendamento lungo l’iter della finanziaria per confermare la norma oggi bocciata dalla commissione Affari istituzionali che prevedeva l’utilizzo del 3% dei trasferimenti regionali dei Comuni per finalità di prevenzione incendi, diserbamento e pulizia fondi, nonché di vigilanza su privati ed enti pubblici per le attività di pertinenza. Si tratta di una misura necessaria per sostenere le comunità locali nella difesa responsabile del territorio e scongiurare il disastro ambientale a cui abbiamo assistito quest’estate». Lo dichiara l’assessore delle Autonomie locali, Andrea Messina, il quale sottolinea anche che «così come stabilito nella proposta della finanziaria approvata dalla giunta di governo, e visto l’incrementarsi degli incendi durante l’ultimo anno, la misura si rivela necessaria per proteggere il territorio dal rischio incendi».

"La norma per l'attribuzione di compiti in funzione di prevenzione degli incendi ai Comuni e alle ex Province, presentata dal governo, è assolutamente valida ed è parte integrante di una indispensabile strategia per la tutela del territorio. Proprio perché ritenuta valida ed utile, in Prima Commissione all'Ars è emersa la necessità di una piccola correzione tecnica per renderla da subito efficace e prontamente applicabile, con un testo al quale si giungerà già lunedì in Commissione. Nessuna bocciatura quindi, tantomeno da parte di Forza Italia e della maggioranza." Lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana

Nelle altre commissioni (Cultura e Salute), la maggioranza ha incontrato difficoltà, con lavori sospesi per mancanza del numero legale. La commissione Salute ha concluso l'esame delle norme, inviando il fascicolo alla commissione Bilancio.

Sud chiama nord accusa: "La maggioranza ha perso i numeri, dimostrando mancanza di accordo sulla legge che hanno proposto. Questo governo manca di visione unitaria." 

Dopo lo schiaffo sul consolidato, partono male per il governo pure le commissioni: rinviata la quarta per l’assenza della maggioranza e “in prima commissione salta – dicono i deputati Cinquestelle Angelo Cambiano e Martina Ardizzone – anche per mano di parte della maggioranza la norma voluta da Schifani che obbligava Comuni, citta metropolitane e liberi consorzi comunali a destinare il 3 per cento delle assegnazioni finanziarie ad attività di prevenzione incendi, diserbamento e pulizia fondi. Lo abbiamo detto nei giorni scorsi, lo conferrmiamo oggi a maggior ragione: questa Finanziaria sarà tutt’altro che una passeggiata per Schifani”. “Dopo il clamoroso scivolone in aula sul bilancio consolidato – dice il capogruppo Antonio De Luca - anche dalle commissioni arrivano segnali tutt’altro che incoraggianti per il governo. Sono chiarissime indicazioni di una maggioranza laceratissima che nessuna dichiarazione di facciata potrà mai nascondere. Dal conto nostro noi non faremo nessuno sconto, il testo, come è stato approntato dal governo, non ci piace per nulla. È scritto in perfetto stile Schifani: senza visione e senza prospettive e senza un euro per la sanità che anche per colpa dell’inerzia di questo governo è quasi alla canna del gas”.

COMMISSIONE SALUTE.  Passa in commissione Salute la norma M5S, accorpata a quella del governo, che prevede incentivi fino a 18 mila euro annui prioritariamente per i medici delle aree di emergenza esclusi quelle delle aree metropolitane. “È un significativo passo - commenta il capogruppo M5S Antonio De Luca, presidente della sottocommissione sui pronto soccorso- per mettere un freno alla fuga dei medici attualmente in servizio e favorire l'arrivo nel pubblico di nuovi professionisti, spesso attratti dal settore privato dove trovano condizioni di lavoro meno disagiate e buste paghe più pesanti. È ovvio che non ci si può limitare a questo, la sanità pubblica ha bisogno di grossi interventi, ma l’importante è cominciare, visto che questo settore è stato praticamente ignorato per anni. Anche nella bozza di partenza di questa finanziaria il governo non aveva stanziato un solo euro per la sanità, cosa che abbiamo immediatamente denunciato. Per fortuna ha fatto una parziale marcia indietro”. “Ringrazio – conclude Antonio De Luca - i colleghi della sottocommissione per il grande lavoro sinora svolto e che proseguirà nei prossimi mesi. Quello di oggi è un primo passo per migliorare il settore dei pronto soccorso”.

ANCI.  L’ANCI Sicilia, audita in II commissione ARS, alla presenza del presidente, Letterio Daidone e dell’assessore regionale dell’Economia, Marco Falcone. “Abbiamo richiamato l’attenzione del Governo regionale sulla necessità di prevedere specifiche risorse finanziarie che compensino il sovracosto dell’energia elettrica e il sovrapprezzo sul conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica e dell’organico negli impianti di compostaggio”. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia.

“E’ stata inoltre ribadita l’urgenza di incrementare le risorse da destinare al ricovero dei disabili psichici e dei minori, alle donne vittime di violenza, per assicurare il trasporto degli alunni, l’assistenza all'autonomia e alla comunicazione degli studenti con disabilità e per la lotta al randagismo, evitando che le stesse gravino sui trasferimenti ordinari di parte corrente”. Aggiungono Amenta e Alvano.

“Riteniamo indispensabile – conclude Amenta - una riforma dei criteri di riparto dei fondi di parte corrente destinata agli Enti locali, basata su un sistema di perequazione che tenga conto delle capacità fiscali dei territori, dei fabbisogni standard e dei livelli essenziali di prestazione”.