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04/01/2024 06:00:00

Trapani, l'Officina Urbana per la rigenerazione sostenibile della città

Una rigenerazione della città che metta al centro la sostenibilità sociale ed economica. E che sia in grado di “resistere” nel tempo, intervenendo su spazio, società e istituzioni. È quella che l’Officina Urbana Trapani ha in mente per la città dei prossimi anni.


La riqualificazione urbana prevede interventi strutturali su edifici, scali ferroviari, porti, ex fabbriche o, ancora, edifici storici, fino ad arrivare ai complessi sportivi abbandonati e può riguardare anche interi quartieri.
Elemento fondamentale è la partecipazione delle comunità locali e, così, l’Officina Urbana Trapani ha presentato le sue idee, evidenziando le linee guida: centralità del territorio; innovazione e memoria; collaborazione tra pubblico e privato; ascolto e coinvolgimento della comunità locale; approccio Open-Source; sensibilizzazione e supporto; co-progettazione e condivisione.

L’appuntamento di Officina Urbana Trapani, poi, è stata l’occasione per fare il punto sui lavori per i quali il Comune ha già ottenuto il finanziamento e che andranno a modificare quelle porzioni di territorio nelle quali verranno realizzato. “Nell’ambito della rigenerazione urbana abbiamo avuto 50 milioni di finanziamenti con il Pnrr – sono le parole di Giuseppe Pellegrino, assessore comunale all’Urbanistica -, di cui 30 milioni per il rione Cappuccinelli, dove vi sono 2 interventi in fase di definizione. I lavori sono stati appaltati e in questo quartiere saranno ripristinati i prospetti delle abitazioni, la rete idrica, l’illuminazione, gli impianti sportivi e il verde nell’ambito di un progetto che prevede la riqualificazione di tutta la Litoranea. Altri lavori, poi, sono previsti pure nel resto della città: 16 interventi per oltre 20 milioni che riguardano anche le Mura Nord della città o ancora l’ex Mattatoio”. E a Cappuccinelli i lavori sono stati programmati assieme ai servizi sociali. “Nei piani terra dei palazzi alti – conclude Pellegrino - si interviene con la sistemazione dei locali, in sinergia con le associazioni culturali del territorio.

Anna Restivo