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23/02/2024 06:00:00

Acqua gratis, ma non per tutti: così il Comune di Trapani finisce sotto accusa

Autobotti solo per chi ha le bollette dell’acqua in regola.

La scelta dell’amministrazione comunale di Trapani accende la polemica perché centinaia di utenti esercitano il proprio diritto a non pagare le “fatture idriche risalenti a oltre 2 anni fa e mai notificate ai cittadini - spiega l’avvocato Vincenzo Maltese dirigente regionale dell'associazione di consumatori Codici -.

Contesto con forza quanto sta facendo l'amministrazione comunale di Trapani, subordinando il rimborso delle fatture per acquisto acqua da ditte private, al pagamento delle fatture pregresse insolute”. Ad oggi, dal Comune non sarebbe arrivato nessun riscontro ai reclami.

Questa ultima decisione del sindaco - conclude Maltese - a mio modo di vedere, va contro la normativa sulla prescrizione e contro i diritti dei cittadini e di tutti gli utenti trapanesi”.

Il dibattito si sposta sui social, dove il comunicato stampa pubblicato dall’amministrazione sulla pagina ufficiale raccoglie centinaia di commenti. Uno tra tanti ricorda quanto accade quotidianamente: “sto in una palazzina di tre piani ed i serbatoi si trovano in terrazzo, mi hanno detto che non hanno tubi abbastanza lunghi per arrivare fin là sopra e, meglio ancora, che io avrei dovuto premunirmi dei tubi adatti! Come mai le autobotti private ci arrivano?”. Interviene anche Francesca Trapani, coordinatrice territoriale del M5s. “Naturalmente, trovare qualcuno in regola con i pagamenti è quasi impossibile. Hanno già inviato quella del 2023 e pertanto sono tutti morosi. Autobotte per nessuno!

Intanto, il deputato regionale trapanese Dario Safina (Pd), ha depositato all’Ars un’interpellanza urgente per sollecitare azioni immediate da parte del governo regionale per affrontare l'emergenza idrica in provincia di Trapani.

"La situazione idrica in provincia di Trapani è critica, e servono azioni tempestive. Ho inviato una lettera al presidente della Regione e all'assessore all'Energia, chiedendo interventi concreti del Dipartimento della Protezione Civile. La salute pubblica è in gioco, e non possiamo permetterci ritardi. Il territorio del Comune di Trapani e le zone circostanti sono in preda a una grave crisi idrica, - scrive Safina - accentuata dalla mancanza di precipitazioni e dal persistente processo di siccità. Le gravi diminuzioni delle falde acquifere, dei pozzi e delle sorgenti stanno causando un significativo calo nell'approvvigionamento idrico, mettendo a rischio la salute pubblica, specialmente nei comuni siciliani storicamente privi di risorse adeguate a fronteggiare tali situazioni”.

Safina ha evidenziato che le richieste di aumento nella fornitura idrica a Sicilacque non sono sufficienti a risolvere la crisi, specialmente con la condotta di Bresciana chiusa per lavori di riparazione.

Una soluzione a medio lungo termine – suggerisce Safina – potrebbe essere la costruzione di nuovi dissalatori lungo il perimetro siciliano per garantire un approvvigionamento continuo in situazioni di emergenza”.

Sottolineando poi che “a Trapani esiste già un dissalatore, di proprietà della Regione, inattivo da oltre 10 anni ormai ma che potrebbe essere ripristinato per affrontare le criticità attuali. Nel frattempo però, la provincia di Trapani attende risposte immediate – conclude Safina - mentre la crisi idrica continua a minacciare il benessere delle comunità locali”.

Anna Restivo