Lo Stagnone di Marsala e le polemiche tra tutela della Riserva e sostegno del Kitesurf...
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Quando si parla della Laguna dello Stagnone di Marsala e in particolare si solleva il tema della tutela della Riserva Naturale dall’evidente processo di antropizzazione, ormai ci vuole poco ad accendere le polemiche tra chi, ad esempio, difende il Kitesurf e le sue scuole, ma anche tutti i chioschi, che ormai con una sciagurata norma inserita nella legge finanziaria possono rimanere tutto l’anno, cosa che va contro il regolamento stesso che imponeva lo smantellamento a fine ottobre, e chi, invece, vuole difendere la Riserva. Della situazione attuale dello Stagnone, abbiamo parlato con Maria Assunta Libertucci di Legambiente Marsala Petrosino.
“Io a questi amministratori che hanno queste genialità gli direi: fareste entrare qualcuno con degli skateboard nel salotto di casa vostra? - ci dice l'esponente di Legambiente -. Lo Stagnone è il salotto di casa nostra ed è un bene comune e io non lo so con quale autorità stanno decidendo che lo devono definitivamente rovinare".
“Chi viene a Marsala periodicamente, riesce a percepire come questa zona bellissima - continua la Libertucci - questo luogo di sogno, luogo di una sacralità particolare, ogni anno che passa sia sempre più degradato. C’è un disinteresse, una indifferenza, come se ci fosse una sorta di veemenza nel distruggere ciò che è bello. Qui l’intervista completa a Maria Assunta Libertucci.
E a proposito di polemiche, ne ha generate tantissime e tanti commenti l’articolo della settimana scorsa di Tp24 dal titolo: “Così kite e grandi eventi stanno distruggendo lo Stagnone di Marsala”. C’è chi è a favore della tutela della Riserva e non vorrebbe la pratica del kite al suo interno, chi invece ritiene che il kitesurf sia, invece, fonte di sviluppo turistico per il territorio.
Ecco alcuni dei commenti tra i più significativi. Carlo ad esempio, difende Lo Stagnone e la posizione di Legambiente: "Legambiente ha ragione!! Era una riserva, sicuramente "non protetta",.un luogo confacente ad un turismo lento e silenzioso, mentre, adesso, è un luogo selvaggio, per lo più inaccessibile per il traffico, impraticabile, in special modo nei weekend, e affollato. Peraltro non trovo alcun ritorno economico per la città, visto che i kiters se così si chiamano non si spostano affatto preferendo le tende e i camper. Per ciò che riguarda l'eventuale danno all'ambiente sottomarino non metto parola perché non conosco la materia".
Emanuela, invece, pensa che siano gli amministratori che "distruggono" e non incentivano il turismo e che il kite faccia solo del bene allo Stagnone: "I nostri amministratori distruggono il territorio non incentivando il turismo, non avendo nessun rispetto per le bellezze naturali, storiche. Il lungomare Spagnola è indecente, spazzatura nelle strade che sembrano bombardate, incuria totale. E il problema sono i kiters? Volano sull’acqua, no benzina, no smog, no rumore, anzi, no il rumore c’è... musica e risate di persone che sono felici di fare uno sport in un posto bellissimo".
Ed ancora Dino, che ritiene che non sia il kite la rovina dello Stagnone, ma l’incuria, i pontili che stanno cadendo a pezzi, il fatto che non si facciano i lavori per ossigenare l’acqua della Laguna: "Si, distruggiamo l'unica risorsa rimasta nella nostra zona (il turismo). Chiudiamo tutto, così quei pochi giovani che sono rimasti a lavorare nel nostro territorio se ne vanno fuori. Ma finitela, non sono certamente le scuole di Kitesurf la rovina dello Stagnone, ma di chi non fa niente per renderlo migliore, facendo i lavori per fare ossigenare l'acqua, rifare i pontili che stanno cadendo a pezzi, tagliare periodicamente i canneti (tanto le canne sono peggio della gramigna e ricrescono sempre) e fare la pulizia delle erbacce in tutta l'area dello Stagnone per renderlo più gradevole a chi viene ad visitare questa nostra meraviglia".
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Poi c'è Caterina che pensa che il problema dello Stagnone siano i giornalisti, che dovrebbero parlare di altro: "Sono i giornalisti e certe testate che impediscono, invece, le belle attività. Cerchino di parlare d'altro...la natura è bella... va rispettata ma va anche valorizzata. Hanno paura che si possa fare un salto di qualità e tanti rodono... Avanti e coraggio... lo Stagnone è e sarà una risorsa... se lo si guarda e basta finirà nel dimenticatoio come tante cose non valorizzate. Ci vorrebbe un altro signor Ombra".
Francesco, invece, ritiene che lo Stagnone si deve tutelare e che il Kite si dovrebbe, sì poter fare, ma in mare aperto e non nello specchio della Laguna: "Grande intervento per la salvaguardia dell'ambiente, ottimo lavoro... E poi il kitesurf lo possono praticare in mare aperto, lo Stagnone è un patrimonio che va tutelato, nessuno gli sta impedendo di non fare più questo sport ma di trovare un'altra zona idonea".
C'è poi Gianluca che replica a Francesco, dicendo che prima prima del surf e del Kite lo Stagnone era nel degrado:
"Francesco prima dei surfisti non interessava a nessuno dello Stagnone, viveva nel massimo degrado, ora tutti ambientalisti. Fate lavorare la gente che vuole lavorare, e poi i surfisti non inquinano, rendono colorato e più famoso il posto".
E infine allo stesso Francesco replica con un commento la stessa Legambiente Marsala-Petrosino dicendo che lo Stagnone non è un Parco Giochi: "Gianluca Lo Stagnone e’ una Riserva Naturale, non un parco giochi. La declinazione di turismo ha varie sfaccettature e non necessariamente deve essere distrutto, anche perché una volta distrutto l’ambiente come già fatto per il litorale sud, rimangono poi solo gli occhi per piangere e fine della trasmissione…".
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