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27/03/2024 09:10:00

Processo per l'omicidio di Maria Amatuzzo. Tensione in aula

 Bagarre, in Corte d’assise, a Trapani, nel corso del processo che per l’omicidio di Maria Amatuzzo, uccisa con 28 coltellate, il 24 dicembre 2022, a Marinella di Selinunte, dal marito Ernesto Favara.

Un cugino della vittima, infatti, chiamato a testimoniare, appena ha visto il Favara, lo ha aggredito verbalmente, minacciandolo. Dopo un po' di bagarre, il testimone è stato, poi, allontanato dall’aula.

Nella stessa udienza sono stati ascoltati sette testimoni, tra cui le operatrici della comunità di Partanna dove la Amatuzzo, qualche anno fa, era stata collocata insieme alle figlie. Le testimoni hanno raccontato che già nel maggio del 2021 il Favara si era recato presso la comunità e con una scusa aveva attirato la moglie, invitandola fare un giro in auto. Poi, si fermò in un parcheggio, dove avrebbe tentato di strangolare la donna con una corda. Terrorizzata, la Amatuzzo riuscì, comunque, a rifugiarsi nuovamente tra le mura della comunità, dove una delle operatrici la soccorse, chiamando il 118. Maria Amatuzzo, hanno detto le testimoni, era in stato di agitazione, con dei segni evidenti alla gola e alla bocca. Ed era sporca di sabbia. Addirittura la donna era sporca di sostanze organiche, probabilmente dovute allo spavento. Favara è difeso dagli avvocati Margherita Mariella Barraco e Valentina Blunda, mentre le parti offese (genitori, una sorella e uno zio della Amatuzzo) sono assistite dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta. Oltre a loro, si sono costituite parti civili anche due associazioni antiviolenza sulle donne rappresentate dalle avvocatesse Roberta Anselmi e Marilena Messina.