Marsala. In consiglio comunale le mezze verità sulle dimissioni di Piraino
Seduta di consiglio comunale, ieri pomeriggio a Marsala, che si è aperta con molta aria tesa a causa delle dimissioni della vice sindaca Valentina Piraino, in Aula l’assessore Salvatore Agate, l’assessore Ignazio Bilardello e il sindaco Massimo Grillo.
Più che un dispiacere per le dimissioni sembrava un requiem. In apertura il presidente dell’Assise, Enzo Sturiano, ha ringraziato la Piraino per gli anni di lavoro dedicati alla città, Sturiano si è detto dispiaciuto per le dimissioni dell’ex vice sindaca.
Tra gli interventi quello del consigliere comunale Flavio Coppola: “Non conosco le ragioni delle dimissioni dell’assessore Piraino, possono essere di natura personale e non c’è nulla da dibattere oppure possono essere di natura politica e allora va fatto un dibattito. Oggi, caro sindaco, c’è un problema: la città ha bisogno di essere governata, ha bisogno di avere un governo stabile, non credo più in un rilancio. Sindaco o si adopera con carattere d’urgenza a nominare il governo oppure si dimette. Se non dovesse farlo nei tempi consoni già c’è un documento sottoscritto da 10 consiglieri comunali per metterci a confronto”.
Coppola riconosce capacità politica al sindaco Grillo di garantire i servizi essenziali e poi il ringraziamento all’ex assessora: “Le grandi battaglie di carattere sociale sono state vinte grazie alla Piraino”.
Anche il consigliere comunale Pino Ferrantelli si dice dispiaciuto per la scelta della Piraino: “Sono convinto che non siano state dimissioni libere, non sa tenere lei i rapporti con i suoi assessori, caro Sindaco, non sa tenere i rapporti con il suo gruppo che nemmeno esiste più”. Ferrantelli poi si lancia verso l’alternativa: “Dobbiamo pensare al futuro”.
La solidarietà al Primo Cittadino viene espressa ironicamente dalla consigliera comunale Rosanna Genna: “La capacità di pensare ha fatto sì che una persona, che con umiltà ha saputo creare dei rapporti umani e non politici, si è dimessa. Questa è l’assessore Piraino, quella che parla con i disabili, con i poveri, che sa ascoltare e che cercava di dare una soluzione. Nella sua giunta pochi possono fare questo”.
A chiedere ordine sono tutti i consiglieri comunali, che in verità è una legittima richiesta di avere un governo della città a pieno regime, con tutti gli assessori nominati.
L’appello al sindaco è quello di recuperare il rapporto con la Piraino, e ad intervenire successivamente è stato proprio Grillo: “E’ evidente che sono umanamente dispiaciuto, oltre a rapporti istituzionali ci sono sempre stati rapporti umani e fiduciari. Quasi due anni fa sono stato io a volere che entrasse in giunta come mia diretta espressione, anche in consiglio comunale ho detto che quando la Piraino parlava era come se parlassi io, esternava una comuna formazione e ideale che abbiamo vissuto insieme. So che lei era apprezzata da tutti voi, questo ritorna come fatto positivo. A tutti gli amici che mi chiedono testimonierò sempre, senza accuse e senza rancore, che in cuor mio non ho nulla contro di lei. Non c’è nulla da dire perché non c’è nulla di più”.
Si appella poi il sindaco al senso di responsabilità politica e istituzionale: “Per dimostrare un lavoro che da tre anni, con l’ausilio degli assessori e degli uffici, abbiamo fatto senza mai risparmiarci”.
Ad intervenire anche Vito Milazzo, ha avvertito le frizioni tra Grillo e la Piraino, il gruppo “Marsala in Azione” ha tentato di mediare: “Il silenzio sulle reali motivazioni appare come silenzio assordante. Ci sarà tempo per chiarire anche la nostra posizione, si apre pure per me un momento di riflessione politica importante sul mio ruolo in questa esperienza Amministrativa. Nel baratro rischia di finirci la città”.
Con queste parole appare quasi chiaro che l’ex gruppo di Liberi potrebbe approdare all’opposizione. Per Rino Passalacqua c’è incompetenza amministrativa ed umana: “Ha trattato i suoi collaboratori come pedine di una scacchiera. Non c’è una persona che la stima politicamente in quest’Aula, lei da tre anni e mezzo ci racconta un cumulo di fesserie. Lei è una nullità politica…Povera la nostra città, quali sono le figure che possono dare una svolta a questa città?”.
L’unica vera domanda che lancia questo consiglio comunale è questa: visto che c’è apprezzamento infinito, legittimo e giusto, per la Piraino e anche per gli altri assessori, tutti nominati dal sindaco, perché questa Amministrazione viene sempre lapidata?
La semi verità delle dimissioni dell’ex assessore Valentina Piraino vengono svelate in Aula, ieri pomeriggio, dal consigliere comunale Piero Cavasino.
Si tratta di dimissioni indotte e volute dal sindaco Massimo Grillo, si era rotto il legame di fiducia tra i due esponenti.
In modo particolare Cavasino ha evidenziato durante il consiglio comunale che non ha alcuna tessera di partito, che non è un tesserato di Azione, che insieme a Vito Milazzo ha solo formato un gruppo civico e non un gruppo che fa riferimento ad alcun partito.
I due consiglieri poi hanno proposto il mantenimento di Valentina Piraino come assessora e non più come vice sindaco, legata non ancora al sindaco ma al gruppo “Marsala in Azione”. Un giro di parole, di frasi, di commenti dentro e fuori l’Aula che non chiariscono molto ma creano ulteriore confusione.
Quello che veramente la città non saprà mai, anche a ragione, è la vera natura della rottura che diventa politica solo dopo quella umana.
A suggellare e augurare un momento di superamento della crisi è lanciata in Assise dall’assessore Salvatore Agate, i pontieri sono al lavoro.
La frattura appare insanabile ma le vie della “umana” politica sono infinite.
Le facce in consiglio sono buie, c’è dispiacere e anche difficoltà a superare il momento, Agate non ha avuto problemi a sostenere che “La Piraino rappresentava Grillo. Vorrei pure dire altro però, non è vero che non è stato fatto nulla: se Valentina è stata il miglior ingrediente di questa giunta qualcosa è stato evidentemente fatto. Abbiamo uno spirito di sacrificio a cui ogni giorno siamo richiamati dal sindaco. Abbiamo obiettivi specifici e su questi non stiamo in silenzio ad aspettare, il sindaco sollecita atti ed è quello che ci dice sempre “mi raccomando i cittadini e i consiglieri comunali tutti”, ci viene detto sempre di ascoltare tutti i consiglieri comunali”.
Agate sostiene che la scelta della Piraino è stata libera, quindi nessuna pressione di dimissioni verso l’ex assessora e vice sindaca.
Sarà una fase difficile adesso da ricompattare, i partiti in giunta presenti sono due: Fratelli d’Italia e Forza Italia, anche qui in Aula però c’è la consigliera comunale Elia Martinico, diretta espressione del coordinatore azzurro provinciale, Toni Scilla, che dichiara che Forza Italia è opposizione.
Una confusione politica che deve essere diradata nel breve tempo possibile, perchè questo dibattito politico adesso è diventato avvilente.
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