Sono iniziate alla Camera dei Deputati, le audizioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. Al centro dell’attenzione, la tragica vicenda della strage di Casteldaccia, avvenuta lo scorso maggio, in cui cinque operai persero la vita mentre lavoravano per una ditta subappaltatrice incaricata da Amap.
La deputata Giovanna Iacono, che coordina il lavoro della commissione sul caso, ha sottolineato l’obiettivo dell’indagine: “Non si tratta di un’inchiesta parallela a quella della magistratura, ma di mettere in luce le falle nel sistema di controllo e vigilanza che, a Casteldaccia, hanno tragicamente ceduto.”
Dalle prime documentazioni analizzate e dalle risposte dei vertici di Amap, emerge un quadro preoccupante: una sottovalutazione dei rischi legati alla sicurezza e una fiducia eccessiva nei sistemi di autocontrollo delle ditte appaltatrici e subappaltatrici.
La strage ha acceso i riflettori su uno dei punti critici del sistema: il rapporto tra appalti e subappalti e la gestione della sicurezza sul lavoro. “Il nostro compito – ha aggiunto la deputata Iacono – è analizzare i meccanismi che avrebbero dovuto garantire la sicurezza durante i lavori e capire cosa non ha funzionato.”
Le audizioni rappresentano un passaggio importante per onorare la memoria delle vittime e rispondere al dolore delle loro famiglie. “Questo lavoro – ha concluso Iacono – è un dovere verso i morti sul lavoro. Vogliamo contribuire a migliorare le norme sulla prevenzione e le procedure di sicurezza, affinché tragedie simili non si ripetano.” La Commissione continuerà a raccogliere testimonianze e dati nelle prossime settimane, con l’obiettivo di fornire un contributo concreto alla lotta contro gli incidenti sul lavoro e per una maggiore tutela dei lavoratori, in particolare in settori dove il rischio è ancora troppo elevato.