"Lupi solitari" digitali: a Trapani un workshop per tracciare un futuro connesso ma consapevole
Il 73% degli adolescenti italiani (11-17 anni) naviga in rete ogni giorno, e il 65,5% usa abitualmente lo smartphone, con un trend in crescita anche tra i bambini (6-10 anni). Dati Istat che lanciano un nuovo allarme sociale, e che vengono sottolineati anche da uno studio del Cnr, dove i giovani di oggi vengono definiti "lupi solitari" per la loro tendenza a isolarsi, anche a scuola.
Proprio su questo tema, e sull'urgenza di educare i giovani a un uso consapevole del web, si è concentrato il workshop "Tracciamo il nostro futuro digitale", svoltosi al Chiostro San Domenico di Trapani in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete.
L'evento, promosso dall'ASP locale in sinergia con Comune e Distretto Socio Sanitario D50, ha visto la partecipazione di esperti di diversi settori e numerose scuole del territorio, tra cui la Giovanni XXIII di Paceco, la Simone Catalano di Trapani, la Dante Alighieri di Valderice, la Rosina Salvo di Erice, il Liceo Ferro di Alcamo e il Ciaccio Montalto di Trapani.
Un impegno corale per la sicurezza online
"L’Asp Trapani è in prima linea nella lotta alle dipendenze e nella salvaguardia del benessere mentale e collabora con una rete interistituzionale per sensibilizzare ad un utilizzo più responsabile della tecnologia" ha dichiarato Ferdinando Croce, direttore generale dell'ASP Trapani, evidenziando l'importanza di un approccio sinergico per affrontare le sfide del mondo digitale.
Medici, psicologi, sociologi del Dipartimento Salute Mentale dell'ASP e funzionari della Polizia Postale hanno animato il dibattito, portando il loro contributo su temi cruciali come i rischi della rete, le dipendenze tecnologiche e le strategie di prevenzione.
Ilenia Ognibene, psicologa dell'ASP e referente del Piano regionale della prevenzione per le Dipendenze, ha illustrato le molteplici iniziative dell'ASP nelle scuole del territorio: "Sono attività di prevenzione contro le dipendenze e le facciamo in molte scuole, dove attiviamo anche sportelli di ascolto. Tante le azioni progettuali “uniti contro le dipendenze: consapevolezza e supporto rivolto a tutti gli istituti superiori del territorio, il progetto Rimedi@ rivolto alle scuole elementari per un uso consapevole dei device e dei social media. Prevenzione sul Disturbo dal gioco d’azzardo".
Il Safer Internet Day per una coscienza digitale
"Il Safer Internet Day serve proprio a promuovere nei giovani una coscienza e insegnare loro come muoversi nel web, perché ci sono tantissimi pericoli", ha spiegato Gaetano Vivona, direttore del Dipartimento Salute Mentale dell'Asp di Trapani. "La nostra Asp, attraverso il Remedia Lab, da 10 anni educa i giovani a gestire l'approccio con internet, per renderlo un posto più sicuro e dove possano sfruttare tutte le potenzialità offerte senza cadere in trappole e raggiri".
In linea con il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 (PP01 e PP04), l'ASP di Trapani realizza interventi di promozione della salute e prevenzione delle dipendenze (da sostanze, comportamentali e nuove addiction) nelle scuole. Tale impegno, sostenuto con entusiasmo dal direttore generale Ferdinando Croce, si articola in diverse progettualità coordinate dal Dipartimento di Salute Mentale e dalle sue articolazioni (Iser, Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Osservatorio Infanzia e Adolescenza, Remedial Lab).
I ragazzi di oggi sono lupi solitari
Il sociologo Francesco Pira, professore dell'Università di Messina, ha acceso i riflettori sul rapporto tra nuove generazioni e tecnologie, sottolineando come "le grandi innovazioni, il metaverso e l'intelligenza artificiale spingono i ragazzi a pratiche sempre più immersive, che possono influire su fragilità e isolamento". Pira ha, inoltre, citato uno studio del CNR che definisce gli adolescenti "lupi solitari" a causa della tendenza a isolarsi, anche a scuola.
Monsignor Fragnelli: "Educare alla non onnipotenza per un uso responsabile del web"
Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani, durante il workshop è intervenuto con una riflessione sull'educazione, sottolineando l'importanza di "educare le nuove generazioni alla non onnipotenza, per affrontare la realtà di se stessi e la realtà che li circonda, accettare le sconfitte, i fallimenti e i cambiamenti di direzione". Un'educazione che, secondo il Vescovo, deve promuovere "fiducia, capacità di affrontare le difficoltà" e allontanare da una visione "giansenistica della vita".
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