Si continua a parlare dei ritardi nella refertazione degli esami istologici, che hanno causato un rallentamento nelle cure ad una signora di Mazara del Vallo, referto consegnato dopo 8 mesi, e ieri la notizia che un signore di Salemi è morto per infarto 10 giorni prima che arrivasse l’esito dell’esame.
Conseguenze queste che hanno portato molti politici a dichiarare di presentare interrogazioni parlamentari.
L’intervento dell’assessorato regionale
Daniela Faraoni è intervenuta disponendo un’indagine sui tempi di consegna dei referti degli esami istologici all’Asp di Trapani: “C’è la massima attenzione del presidente della Regione su una situazione che ci addolora per i disagi causati a pazienti che già vivono, per il loro stato di salute, in condizioni di grande fragilità. Abbiamo il dovere di intervenire con fermezza per garantire ai cittadini risposte chiare e tempestive. L’indagine condotta dagli ispettori dell’assessorato dovrà consentire di valutare le cause delle criticità e, soprattutto, individuare l’organizzazione più funzionale ad esitare gli esami con la massima celerità. I risultati dell’ispezione saranno resi pubblici”.
C’è l’impegno del servizio sanitario regionale a controllare in tutte le province i processi di revisione dell’organizzazione: “che si devono svolgere senza mai perdere di vista la necessità di continuare a garantire i propri cittadini nel bisogno di cure. Tutti gli enti e le aziende del Ssr affrontano quotidianamente una mole di lavoro di cui si fa fatica a comprendere le dimensioni e questi fatti, purtroppo, contribuiscono a gettare discredito su tutto il sistema”.
Occhi puntati sui medici che o per dimissioni o per pensionamento hanno lasciato il lavoro incompiuto: “Non possiamo consentire che le dimissioni o il pensionamento di un direttore di struttura complessa vanifichino gli sforzi compiuti. Le Direzioni generali sanitarie e amministrative - conclude Faraoni - devono provvedere ad adottare tutte le azioni necessarie nei tempi opportuni per evitare che si generino situazioni come queste. Situazioni che inducono il cittadino alla perdita di fiducia e a rivolgersi alla sanità di altre regioni. L’assessorato monitorerà gli assetti organizzativi su tutto il territorio della Regione con misure più stringenti”.
Le reazioni della politica
Per il M5S è inaccettabile la lentezza registrata: “Mesi e mesi per refertare esami istologici, non è solo inaccettabile, è letteralmente scandaloso. Così si mette in pericolo la vita dei pazienti che potrebbero avere i risultati degli esami quando la loro salute è ormai irrimediabilmente compromessa. Vogliamo conoscere qual è la situazione non solo nel Trapanese, ma in tutta la Sicilia. L'assessore Faraoni venga a riferire in commissione Salute all’Ars”. Lo hanno affermato il capogruppo del M5S All'Ars Antonio De Luca e la deputata Cristina Ciminnisi. “È inaccettabile – continua Cristina Ciminnisi . che la lentezza della risposta sanitaria possa determinare l’esito di una vita umana. La mancanza di efficienza ormai sembra andare oltre singoli casi, generando una costante preoccupazione nei cittadini che si affidano al sistema sanitario regionale per la propria vita e quella dei loro cari. Ci scontriamo ogni giorno con una realtà sanitaria in cui i cittadini del Trapanese non hanno un accesso tempestivo alle cure e, come se non fosse già abbastanza gravoso affrontare una battaglia contro patologie spesso molto serie, si aggiunge il paradosso di un’organizzazione sanitaria che mette a rischio la vita dei pazienti”.
Critico il segretario regionale del PSI, Nino Oddo: “All'Asp di Trapani funziona un buon ufficio stampa. Quasi quotidianamente i media locali ricevono notizie dei risultati fantasmagorici conseguiti dal giovane e rampante direttore generale Croce. Peccato che la gente nel frattempo muoia per i ritardi nell’effettuazione di esami di routine.
Lasciamo stare le liste d’attesa per le visite specialistiche, ma risultano vergognosi i tempi per esaminare le biopsie di chi in questa provincia, del tutto improvvidamente, decide di affidarsi alla sanità pubblica per accertare se ha il cancro o meno. Numerosi ormai i casi di decessi che arrivano ben prima degli esiti degli accertamenti che risultano essere in questi casi una beffa per le famiglie. Inviterei il dott. Croce, nelle more della ricandidatura all Ars nel collegio di Messina, del quale a giudicare dagli incarichi legali del quale beneficiano all’Asp di Trapani gli avvocati di quella provincia, presta molta cura, di produrre meno comunicati enfatizzanti ed autocelebrativi e di cercare di aumentare le aspettative di vita dei cittadini di questa provincia”.
FARAONE. “Anche oggi, purtroppo, siamo costretti a leggere la notizia che l’attesa troppo lunga per i risultati di un esame istologico ha avuto degli esiti tragici per un siciliano. Basta, non si può andare avanti così, con una tragedia al giorno”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
“Ieri una donna di Mazara del Vallo, dopo un’attesa di otto mesi per i risultati di un esame istologico a Trapani, ha scoperto di avere una metastasi. Oggi si apprende che un uomo di Salemi, dopo aver atteso invano lo stesso risultato, è morto lo scorso 13 gennaio. La situazione, così, è insostenibile. Questi casi dimostrano in modo lampante le gravissime inefficienze della sanità siciliana. Anche la Corte dei Conti ha messo nero su bianco che la gestione Schifani è un disastro. Dal momento che il presidente della Regione ha dimostrato di non saperlo fare, è ora che intervenga il ministro Schillaci, finora un fantasma”, conclude.