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11/03/2025 09:48:00

Sequestrati beni per 3 milioni all'autista di Messina Denaro

Un altro duro colpo al patrimonio accumulato attorno alla latitanza di Matteo Messina Denaro. I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno sequestrato beni per un valore di oltre 3 milioni di euro a Giovanni Luppino, l’autista del boss arrestato il 16 gennaio 2023 alla clinica La Maddalena, dove l'ex latitante si era recato per sottoporsi a un ciclo di chemioterapia.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione, a seguito delle indagini patrimoniali svolte nei confronti di Luppino e del suo nucleo familiare. Il 60enne di Campobello di Mazara, condannato in primo grado a 9 anni e 2 mesi di reclusione, è considerato uno dei principali fiancheggiatori di Messina Denaro.

Le indagini sui flussi di denaro

Secondo gli inquirenti, Luppino avrebbe gestito flussi finanziari destinati a sostenere la latitanza del boss, mettendo a disposizione somme di denaro provenienti da diversi soggetti vicini a Messina Denaro. Le indagini hanno permesso di rintracciare numerosi bonifici e assegni emessi a favore dell’autista, ritenuti un chiaro segnale della rete di supporto che ha garantito per anni protezione al capomafia.

«Il sequestro – spiegano gli investigatori – testimonia ancora una volta l’azione che la Guardia di Finanza svolge per disarticolare i patrimoni illeciti delle organizzazioni criminali, liberando l’economia legale da indebite infiltrazioni della mafia e consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza».

I beni sequestrati

Il sequestro riguarda un ingente patrimonio accumulato da Luppino e dalla sua famiglia, che comprende:

  • Due società operanti nel settore della coltivazione, lavorazione e conservazione di frutti oleosi, frutta e ortaggi, con sede a Campobello di Mazara;
  • Sette immobili, tra appartamenti e terreni, situati tra Campobello di Mazara e Castelvetrano;
  • Tre rapporti bancari;
  • Un’auto.

 

Il provvedimento è stato disposto in attesa del contraddittorio che avrà luogo nell’udienza fissata davanti al Tribunale di Trapani