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01/05/2025 09:23:00

"Sprechi e cattiva gestione". Ispezione della Corte dei Conti sulla diga Trinità. Furia Schifani

 La Corte dei Conti ha avviato un’ispezione sulla diga Trinità, uno dei simboli della crisi idrica siciliana, ma anche – secondo i magistrati contabili – emblema di sprechi e cattiva gestione. L’ispezione rappresenta un’accelerazione dell’indagine avviata sulla gestione dell’emergenza idrica da parte della Regione. Ma il presidente della Regione Renato Schifani non ci sta e attacca duramente la magistratura contabile: “Attività al di là dei propri poteri, l’inchiesta va chiusa subito”.

Il clima tra Palazzo d’Orléans e la Corte dei Conti è tesissimo, come riporta nell'edizione di oggi, 1 maggio, il Giornale di Sicilia. Già nei giorni scorsi i magistrati contabili avevano contestato alla Regione ritardi e sprechi legati al piano di costruzione di nuovi reparti ospedalieri, e ora il focus è tornato sulla crisi idrica e sulla gestione degli invasi. Il sopralluogo alla diga Trinità – impianto nel Trapanese – ha rilevato che, nonostante l’inverno piovoso, miliardi di litri d’acqua non sono stati trattenuti, a causa di problemi di manutenzione e carenze strutturali.

La Corte ha sottolineato la mancata attivazione delle procedure per la messa in sicurezza e il consolidamento dell’infrastruttura. E ha contestato alla Regione l’assenza di collaborazione, principio che dovrebbe regolare i rapporti tra organi di controllo e pubbliche amministrazioni.

Il presidente Schifani, però, risponde alzando i toni: “Non si può informare la Regione con comunicati stampa. Questa è una violazione del principio di leale collaborazione. L’accesso ai luoghi è avvenuto senza autorizzazione. Ci si muove oltre i limiti consentiti”.

Intanto, l’inchiesta prosegue e prende forma. La Regione ha incaricato l’avvocato generale dello Stato, Salvatore Pillera, di tutelare le proprie prerogative. La tensione è destinata a crescere: la Corte dei Conti, con il supporto del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, intende andare fino in fondo per chiarire cause e responsabilità della mancata gestione dell’acqua in Sicilia.