C’è una storia di spie dietro il naufragio del Bayesian, il superyacht lungo 56 metri affondato al largo della Sicilia il 19 agosto dell’anno scorso. Il miliardario Mike Lynch, morto nell’incidente, aveva rapporti con i servizi segreti inglese, americani e israeliani.
Pare che tutto il materiale informatico sensibile (computer, chiavette, dischi rigidi e memorie esterne) a bordo sia stato rimosso dall’MI6 con un’operazione rapidissima. Gli agenti di Sua Maestà sarebbero entrati in azione prima ancora che le autorità italiane ispezionassero l’area in cui si trova il relitto. Quando il Bayesian sarà riportato in superficie le casseforti saranno completamente vuote.
“Quando si è saputo che Mike Lynch era su quella barca, l’intero ecosistema globale dell’intelligence si è allertato. Era un uomo chiave per i servizi britannici, statunitensi e israeliani”, ha spiegato Angelo Tofalo, ex Sottosegretario alla Difesa e oggi consulente per la cybersecurity. “Tra i suoi clienti c’erano l’MI5, l’MI6, l’intelligence americana e persino quella israeliana. È chiaro che anche Cina e Russia considerano quei dischi un bottino di valore strategico incalcolabile”.