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11/05/2025 10:13:00

Allerta truffa a Trapani: tornano i finti gioiellieri con le “pietre preziose” fasulle

 Massima attenzione a Trapani, soprattutto nella zona tra via Conte Agostino Pepoli, Palazzo Venuti e Corso Benedetto Mattarella. In questi giorni, diversi cittadini segnalano la presenza di coppie di truffatori — con accento straniero, presumibilmente spagnolo — che fermano i passanti con la scusa di chiedere un’informazione. Ma dietro il pretesto, si nasconde una truffa vecchia quanto efficace: quella delle false pietre preziose.

Come funziona la truffa delle pietre finte

Il meccanismo è collaudato. I truffatori si avvicinano a ignari passanti — spesso anziani — e mostrano uno scatolino contenente gioielli con presunte pietre preziose. Con tono amichevole, raccontano di essere amici del figlio o del nipote della vittima, oppure di trovarsi in una situazione urgente, chiedendo denaro in cambio dei gioielli, che dicono di grande valore.

La truffa ha una seconda fase. Dopo aver convinto la vittima a sborsare una cifra iniziale, entra in scena il complice, che si finge un gioielliere esperto: valuta i gioielli per una cifra ancora più alta, convincendo la vittima ad aumentare il proprio investimento, convinta di star facendo un affare. Peccato che le pietre si rivelino poi nient’altro che vetri colorati e bigiotteria senza valore.

L’appello: segnalate subito alle forze dell’ordine

I cittadini segnalano che i truffatori si muovono a coppie, con atteggiamento insistente e abiti curati. Alcuni hanno riferito che si presentano educati ma invadenti, cercando sempre di stabilire un contatto personale o emotivo con la vittima.

Il consiglio delle forze dell’ordine è chiaro: non fidarsi mai di offerte per strada, non cedere a pressioni emotive e contattare immediatamente il 112 in caso di approcci sospetti.

Una truffa che non passa mai di moda

Nonostante sia un raggiro ben noto, la truffa delle finte pietre preziose continua a mietere vittime, soprattutto tra gli anziani, più esposti a manipolazioni affettive o al timore di offendere “amici di famiglia”. Per questo è fondamentale parlare dell’accaduto, allertare i parenti e mantenere alta l’attenzione in città.