Lo Stagnone di Marsala: tra chioschi-discoteca, campeggi abusivi e regole ignorate
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È arrivata la primavera e già con le festività di Pasquetta, 25 Aprile e Primo Maggio, è tornata anche la musica fino a tarda notte nella Riserva Naturale Orientata dello Stagnone di Marsala. Purtroppo, quello che si temeva si sta verificando: la “chioschizzazione selvaggia” continua senza sosta. Nel 2024 sono state rilasciate decine di nuove concessioni e la stessa tendenza si conferma anche per il 2025. Cartelli con la scritta “Affittasi” spuntano tra le vigne, mentre la Laguna dello Stagnone si trasforma sempre più in una discoteca a cielo aperto. Le conseguenze sull'ambiente sono devastanti.
I controlli e le regole ignorate
Il personale del Libero Consorzio ha intensificato i controlli, anche grazie al supporto degli operatori della RNO del Fiume Belice, prolungando la vigilanza oltre l’orario delle 18. Tuttavia, i locali iniziano a diffondere musica solo in tarda serata, continuando spesso fino a notte inoltrata, sfuggendo di fatto alla supervisione effettiva.
I chioschi che non smontano mai
Uno dei casi più evidenti è quello del Pehai Beach Club, che non è mai stato smontato nemmeno durante la stagione invernale, violando apertamente la norma che impone l’autorizzazione solo su base semestrale. E al PeHai sono state organizzate delle serate da discoteca fino a tarda notte. Lo stesso accade con altri locali che hanno ripreso l’attività in primavera senza aver mai smontato del tutto le strutture in inverno, come invece sarebbe previsto. Anche all’Approdo dei Fenici, già noto per i fuochi d’artificio di qualche anno fa, la musica va avanti fino all’una di notte. All’esterno sono visibili grandi casse da discoteca, ed è proprio per questo che il locale è stato recentemente multato dalla polizia municipale.

Musica a tutto volume anche al Flamingo, dove è stato ricavato un enorme piazzale spianato per ospitare auto e camper. Nonostante il regolamento vieti espressamente eventi con musica da discoteca, balli o DJ set nella Riserva (a causa dell’assenza di SCIA musicale e delle autorizzazioni per impatto acustico e ambientale), questi eventi continuano ad essere organizzati, ignorando ogni vincolo.
Campeggio selvaggio e camper senza controllo
Non è solo la musica a minacciare la Riserva. Un appassionato di kitesurf ha scritto alla redazione di TP24 segnalando la crescente presenza di camper in sosta prolungata e campeggio selvaggio. Senza servizi, senza controlli, senza regole. Nella lettera si sollevano domande legittime: Come vengono gestiti rifiuti e acque reflue? Esistono aree attrezzate e regolamentate? I camperisti pagano la tassa di soggiorno? Chi effettua i controlli? Un turismo legato alla natura e allo sport, se non regolato, rischia di trasformarsi in un vero disastro ambientale.
Il silenzio delle istituzioni e la risposta tardiva
Dopo otto mesi di attesa, è arrivata una risposta all’interrogazione presentata dalla deputata Cristina Ciminnisi riguardo ai Piani di Utilizzazione della Riserva dello Stagnone. Ma la risposta non convince: la deputata si dice insoddisfatta. In assenza di questi piani, che dovrebbero essere redatti dal Comune di Marsala, vige una condizione di totale incertezza: non è chiaro cosa si possa fare e cosa no. L’onorevole Ciminnisi ha sottolineato l’urgenza di misure di conservazione immediate, specialmente perché la Regione Sicilia è attualmente in procedura d’infrazione europea per il mancato rispetto delle normative ambientali comunitarie.
Lo Stagnone ha bisogno di rispetto
Lo Stagnone di Marsala è un patrimonio ambientale di straordinaria bellezza, ma è minacciato da incuria, deregulation e interessi economici. Chioschi trasformati in discoteche, campeggio abusivo, poca incisività dei controlli e risposte istituzionali tardive stanno trasformando una riserva naturale in una zona franca del divertimento estivo. Purtroppo il silenzio del Comune di Marsala e, soprattutto, della Regione non contribuiscono alla tutela della Riserva, anzi ne pregiudicano la sua salvaguardia.

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