Cos’è successo a Triscina durante la scorsa bomba d’acqua lo racconta Pietro Errante, giornalista castelvetranese in pensione che si trovava con la moglie da pochi giorni nella borgata che, come diverse zone del territorio trapanese, è stata oggetto di violenti piogge.
In diverse strade che dalla via principale raggiungono il mare, l’acqua ha trasformato i grossi scavi fatti per realizzare la rete fognaria in vere e proprie voragini. Scavi che, da diverso tempo, erano stati riempiti con del pietrame e non ancora asfaltati.
Dalla sua pagina Facebook, Errante ha raccontato la sua mattina da incubo.
“Isolati e resi prigionieri senza la possibilità di uscire e raggiungere Castelvetrano, abbiamo chiamato i vigili del fuoco di Castelvetrano che sono arrivati tempestivamente, consentendoci di risolvere la situazione. A loro, bravissimi e molto professionali, sono davvero grato e desidero esprimere il mio sincero ringraziamento. Meno grato sono alla ditta che sta di fatto distruggendo le strade di Triscina non provvedendo a ricoprire gli scavi effettuati con opportuno materiale riempitivo”.
Il giorno dopo l’accesso alla sua casa di Triscina è stato ripristinato, “ma in maniera sempre più provvisoria e pronta ad essere spazzata via da una qualsiasi precipitazione atmosferica”, ha aggiunto l’ex giornalista. Anche il ritiro dei rifiuti in alcune vie sarebbe stato impossibile a causa delle condizioni proibitive delle strade “con pezzi di carreggiata inghiottiti dalle frane createsi in conseguenza della terribile bomba d’acqua di ieri”.
Da ieri però la ditta ha iniziato ad asfaltare, ma in tanti sono sicuri che i disagi si protrarranno comunque per diverso tempo. Ad Errante, proprio uno degli operai impegnato in questi lavori gli avrebbe detto testualmente: “Lo volete capire o no che Triscina ve la dovete dimenticare per i prossimi tre anni?”.
Intanto l’associazione Codici Ambiente ha segnalato che “in prossimità dell’arenile antistante le strade n. 161,163 e 165 sono stati effettuati interventi di escavazione e sbancamento sulla spiaggia, con cumuli di sabbia movimentata, presumibilmente per l’installazione di pozzetti fognari nell’ambito della realizzazione della rete fognante della frazione”.
Opere che, secondo Codici, “appaiono avere un notevole impatto ambientale e paesaggistico, con evidenti alterazioni del profilo naturale della spiaggia e rischio di compromissione dell’equilibrio costiero”.
Ecco perché l’associazione ha chiesto se siano state rilasciate tutte le autorizzazioni necessarie dagli enti competenti, come quella della Capitaneria di Porto per interventi su demanio marittimo, della Soprintendenza per zona soggetta a vincolo, del comune di Castelvetrano, se è stata svolta una Valutazione di Impatto Ambientale o se c’è il parere dell’Arpa. E per finire, se sono previste opere simili per altri tratti della costa di Triscina (circa 5 km).
In assenza di autorizzazioni, Codici ha chiesto la sospensione dei lavori, riservandosi l’accesso agli atti per “esperire tutte le opportune azioni per la tutela paesaggistica, della flora e della fauna dell’ambiente marino e costiero del litorale di Triscina di Selinunte”.
Di seguito, alcune immagini fotografiche allegate alla segnalazione.

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Egidio Morici