Manovra regionale, crisi di Pd e FdI, Province. Safina e Bica a confronto
Dario Safina (PD) e Giuseppe Bica (Fratelli d’Italia), deputati regionali eletti nella provincia di Trapani, intervengono su temi caldi come la crisi delle ex Province, la manovra finanziaria regionale e lo sviluppo locale.
Il deputato trapanese del Pd lancia un appello al centrosinistra per tornare a parlare ai cittadini e superare le logiche interne di partito. Bica, dopo la debacle delle Provinciale, ammette le divisioni del centrodestra e chiede di ritrovare una visione comune. Entrambi, però, concordano: servono scelte politiche chiare, concrete, e un ritorno alla democrazia diretta per gli le ex Province. E mentre Bica rivendica il lavoro fatto per Castellammare del Golfo e il piano spiagge, Safina rilancia sulla nuova guida del PD trapanese e sulla necessità di un’alleanza civico-politica per governare Marsala.
Bica (FdI): “Dal depuratore di Castellammare al piano spiagge, la Sicilia riparte dalle opere concrete” «Fare il sindaco oggi è un mestiere da eroi». Lo dice con cognizione di causa Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia ed ex primo cittadino di Custonaci. E la recente elezione del presidente del Libero Consorzio comunale di Trapani è stata, per Bica, l’ennesima conferma di un sistema che non funziona. «Il centrodestra ha scelto un candidato unitario, l’avvocato Lentini, che ringrazio per la disponibilità. Ma è evidente che la coalizione ha mostrato divisioni interne. Prevaricano egoismi e posizioni individuali. Serve un confronto serio e una riflessione politica su chi vogliamo essere come centrodestra in questa provincia».
Per Bica, il problema è a monte: «La riforma Delrio, voluta dalla sinistra, ha smantellato solo la rappresentanza politica delle province, lasciando intatti costi e apparati. Oggi i presidenti sono eletti senza un mandato popolare e senza indennità, ma con responsabilità enormi. È una distorsione democratica».
Sul tema del ritorno all’elezione diretta, l’onorevole di Fratelli d’Italia è chiaro: «In Ars tornerà il disegno di legge, ma serve un indirizzo nazionale condiviso. Tutti i partiti devono metterci la faccia: la democrazia non può essere un tema divisivo».
Intanto, il lavoro in Commissione Bilancio sulla manovra bis regionale da 50 milioni prosegue. «Ci sono oltre 250 emendamenti, ma il clima è costruttivo. Entro il 22 maggio si potranno presentare nuove proposte, e puntiamo a portarla in aula tra il 27 e il 28. È normale che i parlamentari vogliano indirizzare le risorse verso le priorità dei territori».
Bica ha seguito personalmente due dossier strategici per il trapanese: il depuratore di Castellammare del Golfo e il piano di utilizzo del demanio marittimo.
Sul primo annuncia una svolta attesa da anni: «Finalmente è stata approvata la valutazione ambientale, che era il passaggio più complesso. Ora si va verso l’appalto. È un’opera di civiltà: Castellammare, che in estate arriva fino a 80 mila presenze, scarica ancora nel porto senza depurazione. L’inquinamento è un rischio concreto per l’ambiente e la salute pubblica».
Il piano demaniale, invece, rappresenta «una svolta per lo sviluppo turistico delle coste. Grazie al lavoro dell’assessore Savarino, i comuni hanno oggi strumenti semplificati per pianificare. È un’occasione che nessun sindaco può permettersi di sprecare. Chi resta indietro perde una leva fondamentale di crescita».
Infine, un appello alla responsabilità: «Dobbiamo tornare a fare politica con visione, non per rispondere alle mode del momento. I cittadini non vogliono populismo, vogliono risposte. E le istituzioni, dal governo regionale alle amministrazioni locali, devono tornare ad ascoltare i territori e dare risposte concrete».
Safina: “La Sicilia ha bisogno di scelte concrete. Il PD riparta dai territori, non dalle polemiche”
«Non si può chiamare giustizia quella che costringe i cittadini a pagare l’inefficienza della politica». Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, commenta così l’impasse sulla manovra finanziaria bis all’Ars, denunciando le tensioni nella maggioranza di centrodestra. «È il governo Schifani a non godere di buona salute», spiega, «non certo la manovra, che contiene anche proposte nostre, come l’abbattimento delle tariffe aeroportuali per i voli sugli scali minori».
Il parlamentare trapanese rivendica la paternità della norma, ma ne critica la formulazione e l’impatto immediato. «I 2 milioni per il 2025 non servono a nulla, perché le compagnie hanno già definito i voli. Meglio puntare sui 6 milioni per il 2026, che consentirebbero una vera programmazione».
Tra gli emendamenti proposti dal PD, anche uno da 8 milioni per gli agricoltori serviti dalle dighe Trinità e Caccamo, colpiti dalla crisi idrica. «L’acqua disponibile è solo il 10% di quella necessaria. Gli agricoltori vanno risarciti per evitare il tracollo economico di intere zone rurali», sottolinea Safina.
Sulla vicenda delle assunzioni bloccate dalla Commissione europea, Safina non fa sconti: «Avevamo previsto che quei 50 milioni non sarebbero mai stati spesi. Ora li dimezzano e riscrivono la norma come avevamo suggerito. Peccato: potevano essere impiegati per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per esempio».
Ampia la riflessione anche sul nuovo assetto del Libero Consorzio di Trapani, guidato da Salvatore Quinci. «Abbiamo fatto un accordo politico-civico, non ideologico. Il PD ha dato un contributo decisivo alla lista, eleggendo il consigliere più votato, Ernesto Raccagna, giovane e competente. Saremo protagonisti, non spettatori».
Non manca un affondo sul futuro delle Province. «Il nostro gruppo è stato il primo a presentare il disegno di legge per il ritorno all’elezione diretta. Ma finché la legge Delrio resta in vigore, serve un intervento del Parlamento nazionale. Noi siamo pronti».
Sul fronte interno al partito, Safina difende il segretario regionale Anthony Barbagallo: «Alcuni non accettano di essere minoranza. Le primarie? Ben vengano, se servono a confrontarci sulle idee, non a regolare conti personali». E aggiunge: «Il PD ha parlato troppo di sé e poco dei problemi dei siciliani. Serve un congresso vero, non una guerra di correnti».
Poi rivela la scelta per il PD trapanese: «Valeria Battaglia sarà la nuova segretaria provinciale. Giovane, competente, nativa democratica. Una scelta innovativa, frutto di un percorso partecipato. Serve meritocrazia, non esperienza calata dall’alto».
In chiusura, uno sguardo su Marsala: «Andrea Napatti potrebbe essere una candidatura valida in un patto civico e politico. Serve un progetto condiviso, inclusivo, che metta insieme partiti e società civile. Niente nomi imposti, ma regole chiare e partecipazione vera».
La Pasticceria Savoia di Marsala vive un Natale speciale: per la prima volta i panettoni portano la firma di Salvatore Miceli, il giovane pasticcere che sta ridisegnando l’identità dolciaria dello storico laboratorio...
«Mi ricandido. Cinque anni difficili, ma il programma è stato attuato». Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, intervistato a Il Volatore di Rmc101 difende il bilancio della sua amministrazione e spiega la sua scelta di...
Il 2025 si conferma un anno cruciale per Cantina Birgi, segnato da nuove collaborazioni strategiche e da riconoscimenti che ne rafforzano il ruolo nel panorama vitivinicolo siciliano. Tra i progetti più rilevanti spicca la...
Il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina è intervenuto al Volatore di Rmc101, affrontando i temi più caldi della politica siciliana: dalla mozione di sfiducia al presidente Schifani, alla crisi idrica, fino ai futuri...
Il Natale si avvicina e con lui la consueta domanda: cucinare o farsi aiutare? Voga, caffetteria e pasticceria di piazza Piemonte e Lombardo a Marsala, ha preparato quattro menù che coprono le principali date del...