A partire da oggi 23 maggio 2025, entrerà in vigore la nuova ordinanza n. 189/2025 della Capitaneria di Porto di Trapani, che disciplina le immersioni subacquee a fini sportivi e ricreativi nel circondario marittimo locale. Parliamo di attività come diving, snorkeling e seawatching, sempre più diffuse lungo le coste siciliane.
L’ordinanza arriva dopo un periodo di incertezza giuridica: il TAR Sicilia, con la sentenza n. 3513/2024, aveva infatti annullato alcuni articoli della precedente regolamentazione emessa nell’estate 2024. In attesa del pronunciamento definitivo del Consiglio di Giustizia Amministrativa, la Capitaneria ha quindi aggiornato il provvedimento recependo i rilievi espressi dal TAR e trovando un nuovo equilibrio tra sicurezza, libertà di fruizione e rispetto delle normative.
Questa volta, però, l’approccio è stato più inclusivo. Il 19 maggio si è tenuto un incontro tra la Capitaneria, le istituzioni locali e le principali associazioni nautiche, per condividere e limare i punti più critici. Il risultato? Un documento che cerca di essere non solo un atto regolamentare, ma una base comune su cui operatori del settore e appassionati possano contare per svolgere le loro attività in sicurezza e trasparenza.
«Non è solo una questione di norme», ha sottolineato il Comandante della Capitaneria, C.V. (CP) Guglielmo Cassone. «Questo provvedimento è uno strumento concreto di cooperazione tra autorità e operatori, per promuovere un uso consapevole del mare. La priorità resta la tutela della vita umana e la sicurezza della navigazione e della balneazione, che non possono essere subordinate a interessi economici o concorrenziali».
L’ordinanza introduce criteri uniformi e chiari a livello locale, in modo da evitare comportamenti scorretti, situazioni di rischio e disparità tra operatori. L’obiettivo è mantenere alto il livello di sicurezza senza penalizzare chi lavora e investe in un settore chiave per il turismo e l’economia blu della Sicilia.
In sostanza, si punta a regolare meglio le immersioni ricreative nel rispetto delle specificità del territorio trapanese, valorizzandone le bellezze marine ma senza trascurare gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente e all’incolumità dei bagnanti.
La stagione estiva si apre così sotto il segno della collaborazione e della responsabilità condivisa. Il mare è di tutti, ma per goderne appieno servono regole chiare e rispetto reciproco.