La situazione è ormai fuori controllo. Nel settore degli autospurghi a Marsala regna il caos, tra impianti inutilizzabili, scarichi abusivi e un’amministrazione comunale che continua a voltarsi dall’altra parte.
Il problema è sempre lo stesso: l’impianto disponibile può accogliere solo uno scarico al giorno. Una situazione insostenibile per decine di operatori del settore che si trovano ogni giorno davanti a una lista d’attesa interminabile, nella quale solo i “fortunati” riescono a trovare posto.
Per tutti gli altri non resta che una soluzione: caricare i reflui e trasportarli fino a Castelvetrano, l’unico sito che accetta gli scarichi. Una trasferta che costa fino a 1000 euro per ogni viaggio. Spese che ricadono direttamente sui cittadini e sulle imprese, già alle prese con un servizio pubblico che definire inefficiente è un eufemismo.
Ma c’è di peggio: il vuoto normativo e organizzativo ha aperto la strada al peggio. In diverse contrade, come già successo in passato, tornano gli scarichi a cielo aperto. Fogne sversate nei terreni agricoli, liquami lasciati in campagna o in zone isolate, in barba a qualsiasi norma igienico-sanitaria e ambientale.
Il rischio è altissimo: si rischia una catastrofe ambientale, con effetti devastanti sulla salute pubblica, sull’agricoltura e sul decoro urbano. Non è difficile immaginare l’impatto che potrebbe avere tutto questo nei mesi estivi, con temperature elevate e migliaia di turisti in arrivo.