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07/06/2025 11:56:00

 Caos nel carcere di Trapani: 6 ore di protesta violenta rientrata. Il Con.Si.Pe: "personale eroico ma abbandonato. Il Governo intervenga"

La Confederazione Sindacati Penitenziari - Con.Si.Pe denuncia con la massima fermezza i gravissimi eventi che si sono susseguiti negli ultimi tre giorni presso la Casa Circondariale di Trapani, culminati ieri in una protesta violenta durata oltre sei ore. Una situazione esplosiva, gestita e risolta solo grazie all'eroismo e all'incredibile professionalità del personale di Polizia Penitenziaria, lasciato ancora una volta solo a fronteggiare una crisi annunciata.

I disordini sono iniziati mercoledì sera, con proteste coordinate in tre diversi reparti, un chiaro tentativo di saggiare la capacità di risposta dell'istituto, messo a dura prova da una cronica carenza di organico. L'escalation è avvenuta ieri pomeriggio, quando i detenuti del reparto Mediterraneo si sono barricati, rifiutandosi di rientrare nelle celle, manifestando atteggiamenti aggressivi e rivolgendo offese irripetibili al Direttore e al Comandante, la cui autorità è stata deliberatamente sfidata e delegittimata.

La tensione è rimasta altissima dalle 15:00 fino alle 21:00. Sei ore in cui i nostri Agenti hanno gestito la fronte con sangue freddo e spirito di sacrificio, evitando il peggio.

"Sei ore in cui lo Stato è sembrato assente, costringendo il personale a operare in condizioni di stress inimmaginabile - afferma Mimmo Nicotra il presidente nazionale del CON.SI.PE - Esprimo la più totale e incondizionata solidarietà ai colleghi di Trapani. Il loro operato è stato encomiabile, ma non possiamo più accettare che la sicurezza delle carceri italiane si regga esclusivamente sulla loro abnegazione. La professionalità non può essere l'unica risorsa per tappare le falle di un sistema che fa acqua da tutte le parti. I Poliziotti Penitenziari sono stanchi, sono abbandonati e sono esposti a rischi inaccettabili.

Questo episodio non è un caso isolato - continua Nicotra - ma la cartina di tornasole di un'emergenza nazionale. Il sovraffollamento, la drammatica carenza di personale, la mancanza di strumenti e la crescente aggressività di una parte della popolazione detenuta stanno portando gli istituti al collasso.Il tempo delle promesse e delle pacche sulle spalle è finito. Chiediamo al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e al Ministro della Giustizia un intervento immediato e concreto.

Servono urgentemente:

  • Assunzioni straordinarie per colmare i vuoti d'organico.
  • Equipaggiamenti e strumenti adeguati a garantire la sicurezza del personale.
  • Protocolli operativi chiari per la gestione degli eventi critici, che non lascino l'Agente solo a decidere.
  • Provvedimenti certi, come il trasferimento immediato dei detenuti che si rendono protagonisti di aggressioni e rivolte, in applicazione dell'art. 32 O.P.

Il CON.SI.PE non resterà a guardare mentre il personale viene sacrificato sull'altare dell'inefficienza amministrativa. Continueremo a denunciare ogni singola criticità e a lottare per la dignità e la sicurezza di chi indossa la nostra uniforme".