Pizzolungo dimenticata: tre anni di promesse disattese, sterpaglie, rifiuti e silenzi. Il consigliere comunale Vincenzo Maltese interroga l’amministrazione Toscano.
Un simbolo storico abbandonato, una promessa mancata, un patrimonio culturale e paesaggistico ridotto a luogo di incuria. È questa la fotografia che emerge dalla nota ufficiale del consigliere comunale di Erice, Vincenzo Maltese, che torna a puntare i riflettori sullo stato di degrado della Stele di Anchise, a Pizzolungo, la cosiddetta Piana di Anchise.
Nel 2022, nel pieno della campagna elettorale, la Sindaca Daniela Toscano scriveva nel suo programma: “Stanno per partire i lavori di sistemazione della Stele di Anchise... collegamento con il Parco della Memoria e il Parco Virgiliano”. Ma oggi, a tre anni di distanza, Maltese denuncia che non solo nulla è stato fatto, ma la situazione è perfino peggiorata.
“La zona è abbandonata – scrive il consigliere – con spazzatura ovunque, sterpaglia, faretti non funzionanti e le piantine messe dal Comune quasi del tutto essiccate. La Stele, costruita nel 1930 e ormai priva dei suoi ornamenti originari, è stata recentemente imbrattata con una sigla che sembrerebbe richiamare al naturismo”.
Una condizione che, per Maltese, rappresenta non solo una ferita al decoro urbano, ma anche un’occasione mancata di valorizzazione turistica e culturale: “Pizzolungo è una meravigliosa zona costiera, offre scorci e tramonti mozzafiato, eppure resta fuori da ogni piano serio di riqualificazione”.
Il consigliere chiede ora con forza un intervento immediato dell’amministrazione: la rimozione delle scritte vandaliche, il ripristino dell’illuminazione, la cura dell’area verde, ma soprattutto un’iniziativa concreta per coinvolgere il proprietario del terreno e definire una soluzione strutturale e condivisa.
“Non avrebbe senso – conclude Maltese – continuare a scrivere ogni cinque anni di Parco Virgiliano, di lavori e di valorizzazione, se poi tutto resta fermo. La cittadinanza merita rispetto, così come lo merita la memoria storica di questo luogo.”