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08/06/2025 09:30:00

Emergenza autospurghi a  Marsala: il Comune tardivamente amplia le giornate di conferimento

A Marsala il settore degli autospurghi rimane al collasso. Da tempo gli operatori del comparto denunciano una situazione divenuta insostenibile: l’unico impianto disponibile per lo smaltimento dei reflui domestici, quello di contrada San Silvestro, può accogliere appena uno scarico al giorno. Il risultato è una lista d’attesa chilometrica, con decine di mezzi in fila, nella speranza di riuscire a conferire i liquami. Solo i più fortunati riescono a ottenere un turno; per tutti gli altri resta una sola, costosa alternativa: caricare i reflui e trasportarli fino a Castelvetrano.

Una condizione che non solo compromette l’efficienza e la sostenibilità economica delle imprese locali, ma rischia anche di alimentare pratiche illecite, come scarichi abusivi e conferimenti fuori norma. Il silenzio dell’amministrazione comunale, fino a oggi, ha aggravato il malcontento e la percezione di abbandono da parte degli operatori.

Le precisazioni del Comune

In seguito al crescente malumore e all'incontro tenutosi lo scorso 29 maggio con Arpa Sicilia e l’Assessorato regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, l’Amministrazione comunale ha voluto fornire alcune precisazioni.

Secondo quanto comunicato, è stato disposto l’ampliamento delle giornate di conferimento presso l’impianto di San Silvestro, includendo anche il sabato. Una misura che, seppur tardiva, rappresenta un primo tentativo di risposta all’emergenza.

Inoltre, dopo un confronto con l’Ufficio Legale del Comune, è stato chiesto formalmente al gestore dell’impianto di redigere una relazione dettagliata sull’andamento dei conferimenti da parte delle ditte autospurgo. L’obiettivo, spiegano da Palazzo VII Aprile, è pianificare con maggiore efficacia l’attività dell’impianto e valutare l’estensione dell’operatività anche alla domenica.

L’Amministrazione si è detta pronta, qualora persistano criticità, a richiedere l’apertura di un tavolo di confronto in Prefettura, coinvolgendo l’Assessorato regionale, per individuare soluzioni strutturali e sostenibili. Intanto, però, gli operatori del settore continuano a lavorare tra mille difficoltà, con gravi rischi per la tenuta ambientale del territorio.