Una domenica trascorsa in famiglia si è trasformata in un’amara scoperta per Daniele Crimi, cittadino marsalese che, insieme ai suoi figli, aveva scelto la spiaggetta di Villa Genna per godersi un pomeriggio di sole e relax. L’area, un tempo viva e curata, frequentata da bambini e famiglie, si è rivelata in uno stato di degrado preoccupante, con rifiuti sparsi e persino siringhe tra le alghe sulla battigia.
«Quando sono andato via, intorno alle 19:30, ho notato diverse siringhe abbandonate – racconta Crimi in un messaggio rivolto al sindaco Massimo Grillo –. Per fortuna i bambini non stavano giocando in quella zona, ma la spiaggetta è frequentata da tante famiglie e anziani. Non è possibile lasciarla in queste condizioni».
Crimi ha lanciato un appello diretto all’amministrazione comunale, chiedendo un intervento urgente per bonificare l’area. Ma non si è fermato lì. Non vedendo risposte tempestive, ha deciso di agire in prima persona: armato di sacchi e buona volontà, è tornato il giorno dopo, accompagnato da altri volontari, e ha iniziato a ripulire l’arenile.
«Questo è il secondo giorno che lavoriamo lì – spiega –. Nei sacchi c’è tutta la spazzatura e abbiamo separato le alghe, come da normativa. Sappiamo che la spiaggetta potrebbe essere privata, e non vogliamo fare polemiche, ma quando si tratta della sicurezza di bambini e cittadini, non possiamo restare a guardare».
Il messaggio è chiaro: quella spiaggia è un luogo del cuore per tanti marsalesi, un angolo di tranquillità affacciato sulla laguna. E vederla abbandonata, insicura, è inaccettabile per chi la ricorda viva e animata.
Ora la richiesta dei cittadini è che il Comune si attivi, non solo per completare la pulizia, ma anche per prendersi cura stabilmente dell’area. «Non vogliamo che accada nulla di grave prima che qualcuno si decida a intervenire. Lo abbiamo fatto noi, senza autorizzazioni, ma lo rifaremmo. Perché nessun bambino dovrebbe rischiare di ferirsi in un posto così bello. E nessun cittadino dovrebbe vergognarsi del proprio mare».