Il Comitato spontaneo cittadino “L’acqua è un diritto di tutti” interviene dopo la richiesta di smentita inviata alla nostra redazione da Pietro Spada, titolare della Pizzeria Rianì di piazza Cuba a Trapani. Spada aveva smentito di aver dichiarato che la sua attività fosse priva di fornitura idrica da mesi, prendendo le distanze da quanto riportato in un nostro precedente articolo.
Ora Rosario Rizzo, tra i portavoce del Comitato spontaneo, precisa che fu lo stesso Spada - il 18 maggio scorso – ad autorizzare pubblicamente la menzione del nome della pizzeria e a riferire in chat di «non aver mai pescato acqua» da quando ha rilevato l’attività. Fatto riportato nell'articolo "L'acqua c'è ma non per tutti: le vie dimenticate e i dubbi sull'accordo con Siciliacque". Di seguito, la lettera integrale trasmessa alla nostra redazione.
«Gentile redazione Tp24,
scrivo sia a nome del Comitato sia a titolo personale, per fare alcune precisazioni in merito alla richiesta di smentita inoltrata alla vostra redazione dal Sig. Pietro Spada, in relazione ai disservizi idrici della Pizzeria Rianì.
In data 18 maggio all'interno della chat del comitato, composta da circa 70 membri, lo stesso Sig. Spada rispondeva in questo modo alla seguente domanda:
Io: Ma lì (piazza Cuba) non arriva da 2 mesi per come si sente dire?
Rianì Pizzeria: "Io ho rilevato l'attività a novembre e non ho mai pescato acqua; compro acqua a cadenza quotidiana; Adesso ho preso anche il locale accanto ex la Cuba e anche lì non arriva mai acqua".
Nel pomeriggio della stessa giornata, in privato, propongo allo stesso di rendere di dominio pubblico la vicenda al fine di sollecitare l'amministrazione.
Lo stesso acconsente e mi autorizza pure a menzionare espressamente il nome dell'attività commerciale in questione.
Tutto questo è documentato da chat del Comitato e da chat private di cui conservo copia e che lo stesso Sig. Spada può visionare tranquillamente in qualsiasi momento.
Alla luce di queste inconfutabili conversazioni via chat, non posso esimermi dal non manifestare il più vivo stupore e sconcerto dinanzi a questa incomprensibile smentita.
Trovo questa smentita gravemente lesiva della serietà e onorabilità della mia persona, oltre che menzognera. Peraltro arrivano a qualche ora di distanza da un appuntamento importantissimo per il Comitato quale era l'incontro col Prefetto, nonostante il post in questione fosse stato pubblicato in data 18 maggio!
E questo mi suggerisce l'idea che alla base di tale smentita vi sia una precisa volontà di minare la credibilità mia personale e del comitato, con l'intento di delegittimare quanto avremmo potuto riferire durante l'incontro col prefetto.
Tanto si doveva.
Distinti Saluti
Rosario Rizzo»