Torna al centro del dibattito pubblico la questione dell’Antico Viale della Plateia Aelia, a Marsala, con una nuova sollecitazione da parte del promotore della petizione popolare per la sua riapertura, Ninny Antonino Aiuto.
Dopo aver raccolto oltre 630 firme, Aiuto invia una lettera aperta all’on. Stefano Pellegrino, deputato regionale, per chiedere di un suo impegno promesso e ancora non mantenuto, secondo quanto scritto da Aiuto.
In un articolo, su Tp24, avevano pubblicato l’iniziativa della petzione on line per la riapertura del viale storico come attraversamento pedonale tra Porta Nuova e la zona del Ferro di Cavallo.
Di seguito il testo integrale della lettera aperta di Ninny Antonino Aiuto:
Caro on.le Stefano Pellegrino,
poco prima di Pasqua le abbiamo consegnato, alla presenza del Sindaco on.le Massimo Grillo, circa poco più di 500 firme (oggi 630 e ancora crescono) della petizione da me inaugurata per la riapertura e il libero attraversamento dell’Antico Viale di Porta Nuova (si veda il qr code).
In quell’incontro, quasi improvvisato per via dei suoi numerosi impegni, lei si è detto d’accordo con l’oggetto della petizione e, dopo una sua telefonata con il capo di gabinetto dell’Assessore dei beni culturali e dell'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ci avete assicurato che subito dopo le festività pasquali lo stesso massimo dirigente regionale sarebbe stato a Marsala per interessarsi alla questione, visto che, peraltro, a entrambi i capi di quella comunicazione vi mostravate increduli di fronte a tanta immotivata testardaggine da parte della direzione del Parco.
Da allora, anche rassicurato da un paio di incontri fortuiti con i suoi collaboratori, abbiamo atteso che lei fosse conseguente alle promesse fatte, visto che in una città come Marsala, al di là della politica, le promesse sono anche, umanamente, parola data tra concittadini se non, come nel caso mio e di moltissimi dei firmatari, tra conoscenti di lunghissima data.
Neanche dopo la visita dell’on.le Ciminnisi, sua collega, seppur da banchi opposti all’Ars, sollecitata dalla base locale di una delle due componenti politiche che hanno deciso, sin da subito, di appoggiare la petizione, Cinquestelle e Liberi, v’è stata da parte sua alcuna dichiarazione o presa di posizione.
Quello che ora ci chiediamo è se questa, all’alba del 12 giugno, è imputabile a una lunga dimenticanza o a una particolare tentazione di elargire una promessa un tanto al chilo per togliersi quel fastidio di torno. Perché noi, da cittadini coscienziosi, che fossimo o meno potenzialmente suoi elettori, abbiamo seguito una corretta prassi istituzionale: ovvero quella di rivolgerci, prima di tutto, ai massimi rappresentati istituzionali della città, il Sindaco e l’unico deputato della città. Gradiremmo anche noi, in quanto cittadini e non questuanti, ricevere la stessa garbata deferenza che in genere un servitore del popolo dovrebbe offrire al popolo stesso, sempre che lei sia ancora d’accordo con se stesso".
La questione, però, era stata affrontata anche dalla direttrice del Parco Archeologico di Marsala. In un’intervista rilasciata a Tp24, la direttrice Anna Occhipinti, aveva chiarito con fermezza la posizione dell’ente: "Il viale della Plateia Aelia del Parco Archeologico è aperto, non è precluso: è precluso solo l’attraversamento. Il nostro Parco non è una scorciatoia per poter arrivare più rapidamente al mare con la tovaglia in spalla e le ciabattine, oppure per raggiungere i locali sulla costa. Il nostro è un Parco che merita rispetto: è aperto, anzi, apertissimo al pubblico".
La direttrice ha quindi ribadito che il sito è fruibile per fini culturali e turistici, ma non come passaggio urbano da una parte all’altra della città. Una posizione che rivendica la necessità di proteggere e valorizzare un patrimonio storico e archeologico, in un equilibrio delicato tra accessibilità e tutela.