×
 
 
13/06/2025 09:15:00

Fridays for Future Trapani oggi in piazza per Gaza: "Giustizia climatica e sociale sono inseparabili"

Un sit-in per denunciare la guerra a Gaza e le sue conseguenze umanitarie. È l’iniziativa promossa da Fridays for Future Trapani, che giovedì 13 giugno alle 17:30 darà appuntamento ai cittadini in Piazza Municipio, davanti Palazzo Cavarretta. L’obiettivo è chiaro: esprimere solidarietà al popolo palestinese e ribadire che non può esserci giustizia climatica senza giustizia sociale e pace. Il movimento giovanile torna così in piazza con una protesta pacifica che si inserisce in una mobilitazione globale.

"Abbiamo deciso di scendere in piazza ed organizzare uno dei numerosi sit-in che ormai da anni si svolgono in tutto il mondo per supportare la causa palestinese, quella di un popolo che, come riconosciuto anche dall’ONU, è vittima di azioni di guerra che presentano caratteristiche di genocidio". Così Fridays for Future Trapani annuncia la manifestazione che si terrà il 13 giugno alle 17:30 a Palazzo Cavarretta.

Nel comunicato, il movimento denuncia una situazione insostenibile, parlando di "occupazione sistematica del territorio, ormai ridotto alla striscia di Gaza", e di "distruzione deliberata delle infrastrutture essenziali per la sopravvivenza: acqua, cibo, elettricità, carburante". A ciò si aggiungono "deportazioni forzate, bombardamenti e assalti, giustificati da motivazioni antiterroristiche, che secondo i principali osservatori internazionali hanno causato finora 55.000 morti, 127.000 feriti e oltre mezzo milione di persone in condizioni di fame estrema".

Il documento accusa direttamente lo Stato di Israele, definendolo “criminale”, e ricorda il mandato di arresto per crimini di guerra e contro l’umanità emesso nel maggio 2024 dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del premier Benjamin Netanyahu.

"Israele – scrive Fridays for Future Trapani – continua ad agire senza subire conseguenze, con il supporto di molti Paesi occidentali, primi fra tutti gli Stati Uniti, che finanziano con miliardi di dollari la sua campagna militare".

Il movimento trapanese sottolinea il legame profondo tra pace, giustizia sociale e ambiente: “La nostra lotta per la giustizia climatica non può prescindere dal rispetto dei diritti umani e dalla costruzione di una pace globale. Non possiamo restare in silenzio davanti a simili atrocità”.

Da qui l'invito rivolto alla cittadinanza a partecipare al presidio pacifico: "Un atto di coscienza e di solidarietà. Chiunque creda in un futuro più giusto, è il benvenuto".