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14/06/2025 06:00:00

A Marsala mesi di attesa per un paio di scarpe ortopediche

Ci risiamo. Si torna a parlare degli uffici dell’ASP  di piazza F. Pizzo a Marsala, sede del distretto sanitario. Si ripresenta lo stesso problema che qualche settimana fa aveva raccontato una mamma, perché i cittadini arrivano a denunciare tutto pubblicamente quando sopraffatti dalla disperazione non sanno più come darsi aiuto o darlo ai propri figli. 

Non è una sanità che accoglie, ma respinge e crea altri problemi. Cioè una sanità che ha deciso di non umanizzarsi, peggio di burocrati. Questa volta è toccato ad un papà, il signor Riccardo( nome di fantasia nel rispetto della privacy) ha un bambino di 11 anni che, per una serie di problemi, è costretto ad utilizzare scarpe ortopediche con relativo plantare. Questo significa che ogni 6 mesi il piccolo paziente  ha diritto a ricevere, previa documentazione medica ed approvazione della pratica da parte dell'ASP, un paio di scarpe ortopediche a scelta con relativo plantare. 

 

Riccardo denuncia: "Dopo aver acquisito tutta la documentazione ho portato l'incartamento ad un noto negozio specializzato ricevendo una bellissima notizia, e cioè che se il bambino sarà fortunato considerando i tempi tecnici necessari per la produzione delle scarpe, le riceverà a novembre. Aggiungevano inoltre, che al momento stanno autorizzando le pratiche presentate a gennaio. Capite perfettamente che, non potendo aspettare fino a novembre e per il bene del bambino seppur a denti stretti, ho comprato scarpe e plantare alla modica cifra di  370 euro scontate. A queste condizioni, una famiglia monoreddito e magari con uno stipendio da operaio, è costretta a scegliere tra un paio di scarpe o le provviste per la famiglia”. 

 

Questo papà si fa una domanda legittima: “Sono un dipendente pubblico e quando mi arriva la pratica di un utente,  in rispetto al Diritto Amministrativo, entro 30 giorni questa viene completata ed evasa, vale solo per la mia Amministrazione o vale per tutti?”.

E’ l’ennesima testimonianza che arriva di lentezze e ritardi presso gli uffici dell’ex Inam, a cui spesso si accompagnano pure modi poco gentili del personale, puntualmente poi segnalati dagli utenti.


 

Crescita, salute, voragine dell’attesa 

Le scarpe ortopediche, abbinate a plantari personalizzati, non sono scarpe qualsiasi, si tratta di dispositivi medici studiati per correggere o contenere difetti strutturali del piede e per accompagnare la crescita in modo armonioso. Forniscono il giusto sostegno all’arco plantare, stabilizzano il tallone e favoriscono una deambulazione corretta. Il loro utilizzo è fondamentale per una correzione dei difetti del piede, la prevenzione di dolori articolari, scoliosi e problemi posturali, riduzione della necessità di interventi più invasivi in età adulta. Non si tratta di un semplice accessorio, ma di uno strumento terapeutico che, se utilizzato correttamente e in tempo, può fare la differenza tra una crescita fisiologica e una che potrebbe portare a patologie croniche. Quando prescritte da un professionista, e adottate nei tempi giusti, diventano strumenti fondamentali per garantire una crescita sana, prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita.

E’ mai possibile che un bambino debba aspettare mesi interi prima di avere un giusto sostegno? Non è più sopportabile la lentezza degli uffici che non rispondono a buone pratiche di celerità, che in questo caso significa garantire il diritto alla salute. L’ennesima vergogna che si aggiunge alla lista.