Crivellato. Rimasto agonizzante per giorni. È morto senza possibilità di salvezza. Succede a Trapani, dove un gatto randagio è stato trovato in condizioni disperate dai volontari dell’OIPA, dopo una segnalazione. Il respiro era già affannoso, il corpo rigido per il dolore. Portato d’urgenza in una clinica veterinaria convenzionata con il Comune, il verdetto è stato agghiacciante: l’animale era stato colpito da proiettili alla guancia e al torace. Le ferite, risalenti a qualche giorno prima, non gli hanno lasciato scampo.
A denunciare il caso è l’OIPA, che ha presentato querela contro ignoti per uccisione di animali. Il delegato Baldo Ferlito ha ringraziato chi ha avuto il coraggio di segnalare l’accaduto e il Comando della Polizia Locale, che si è attivato immediatamente per risalire al colpevole.
“Un gesto crudele e allarmante – commenta l’avvocata Claudia Taccani dell’Ufficio Legale OIPA – perché chi è capace di tanta ferocia verso un animale è un potenziale pericolo per la società intera. L’escalation è dietro l’angolo”. Dal 1° luglio entrerà in vigore la riforma dei reati contro gli animali, con pene più severe. Ma intanto Trapani fa i conti con una scena che sa di barbarie. E un gatto in meno, ammazzato per niente.