Cosa si son detti Antonini e Repesa, a Roma pochi giorni fa, è avvolto nel mistero. Nessun comunicato stampa, quelli sono diventati una rarità e qualche accenno sulla piattaforma X tanto gradita al Tycoon, ma senza alcuna conferma da parte del coach.
Eppure, è già tempo di lavorare per il futuro poiché, anche se il campionato di basket inizia ad autunno inoltrato, cominciano già a fioccare i primi eccellenti trasferimenti. Quelli di Mirotic al Monaco Principato e di Shengelia al Barcellona sono noti da qualche mese, mentre quello che più riguarda gli Shark, cioè il mancato rinnovo di Horton, ha lasciato qualche scia polemica. Come ormai è ufficiale il pivot ha lasciato Trapani per Venezia ed a quanto sembra è stato visto in gondoleta sotto il ponte dei Sospiri, quello degli innamorati. Infatti, il nuovo amore di Cris ha indispettito non poco il vulcanico presidente romano, che, sentendosi tradito, lo ha tacciato di ingratitudine, poiché era arcisicuro di continuare il rapporto con uno dei più forti pivot del campionato italiano. Dopo Robinson e Notae pensava di calare sul tavolo verde quel tris vincente che aveva consentito di arrivare tra le prime 4 e l’accesso alla Champions League europea.
A proposito della Champions League europea: attenzione, non è la principale manifestazione continentale che rimane l’Eurolegue Basketball, una sorta di élite che raggruppa le migliori squadre europee, indipendentemente dalla vittoria nei campionati nazionali. Una sorta di NBA in cui giocano, salvo eccezioni, sempre le stesse squadre che rispondono a determinati parametri. Ciò non toglie che anche questa conquista sia stata sbandierata dalla Governance, come un trofeo di valore assoluto che proietterà la città di Trapani e la sua squadra su un panorama visibilità mediatica mai raggiunto. Senza contare che le 32 partite previste , se si supereranno i primi step, consentiranno anche di rimpinguare le casse societarie costrette a fronteggiare aumenti consistenti sul piano dei reingaggi dei vecchi e sul fatto che la il roster dovrà sicuramente essere infoltito di almeno 4 o 5 elementi, dovendo giocare su due fronti.
Sul piano delle conferme, scontate quelle di Petrucelli e Rossato, due mastini molto graditi al “Buster” Repesa che li utilizzava quasi sempre in alternativa per le inconfutabili doti difensive. Potrebbe rimanere Eboua che nonostante il cognome è italianissimo ed Alibegovic che ha un altro anno di contratto. Meno sicure le permanenze di Galloway che magari dopo due anni di esperienza italiana potrebbe rientrare in America per esigenze di carattere familiare. Nessuna nuova invece per Yeboah che ha disputato un ottimo campionato a Trapani , con ottime percentuali dalla lunga distanza e con una stazza fisica del tutto rispettabile. In partenza Gentile che dovrebbe chiudere la carriera presso altri lidi e Brown. Di eclatante il ritorno di Pleiss dopo la deludente stagione al Panathinaikos, chiamato unicamente dai greci per l’emergenza dettata da infortuni dei pivot agli ordini di Ataman. Un ritorno sicuramente oneroso per le casse societarie, il più alto in termini assoluti ed accolto “magnum gaudium” da Repesa. Difficile una eventuale collocazione per il suo altissimo ingaggio, per l’ età e per la atipicità di interpretazione del ruolo. Da un 2.18 si attende una possente presenza sotto canestro e non un gioco perimetrale.
Abbiamo provato ad abborracciare uno scenario il più fedele ad eventuali riconferme e partenze ed soprattutto alla realtà economica in cui si dibatte la Società. La perdita di prestigio, dopo i noti fatti legati alla vicenda del sedicente Gruppo Alfieri - di cui Antonini si dice vittima, ricordiamolo - che ha portato alla penalizzazione di 4 punti alla Pallacanestro da parte del Consiglio Federale della FIP, potrebbe assumere un ostacolo verso arrivi di assoluto valore tecnico. Senza contare la inibizione di 6 mesi inflitta al Presidente Antonini, amministratore unico dei club che non può considerarsi pleonastico o di scarsa incidenza da un punto di vita operativo. Si tratta, senza dubbio, di un verdetto che segna il primo pronunciamento ufficiale della giustizia sportiva sulla vicenda delle compensazioni fiscali irregolari (ne abbiamo parlato su Tp24). Ma non è detto che sia definitivo. Una vicenda che, sicuramente, oltre a presentare un inequivocabile danno di immagine , considerato anche il ruolo pubblico assunto sul progetto di creazione di una cittadella dello sport da Antonini, ne limita la sovranità sul piano operativo, come interfaccia a livello di rapporti con le Federazioni. Insomma, una vicenda ingarbugliata che potrebbe avere delle code e che sarà vagliata dagli organi giudiziari. Non è la sede per trinciar giudizi definitivi. Mi sento solo di dire al Presidente quel che ha detto, nel film “ Cera una volta in America” Noodles al suo vecchio compagno di avventure, Max Bercovicz, assurto, alla fine, ad alto incarico istituzionale: “Senatore, spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla. Sarebbe un peccato se il lavoro di una vita andasse sprecato”.
Il sorcio verde